Regia di Josh Appignanesi vedi scheda film
Mahmoud è un mussulmano di minima osservanza nella Londra contemporanea e multiculturale. La sua famiglia respira la cultura islamica senza particolari intemperanze, ma un giorno suo figlio Rashid gli rivela la intenzione di sposare una coetanea che però è la figliastra di un Imam iper-tradizionalista: pertanto richiede al padre e alla famiglia intera un atteggiamento consono ad ottenere la benedizione del futuro suocero.
La situazione si complica quando, per la morte della madre, Mahmoud può accedere ad alcuni documenti da cui risulta che i suoi genitori in realtà lo avevano solo adottato e che i suoi veri parenti erano ... Ebrei! Lo sconvolgimento identitario si aggrava quando Mahmoud riesce a rintracciare il vecchio padre biologico ormai in fin di vita. Essendosi lasciato male col padre adottivo, Mahmoud sente il bisogno di farsi accogliere dal genitore reale; ragion per cui si istruisce su come sembrare un vero ebreo. La dissociazione lo porta a essere scambiato per gay dal suo Imam, per traditore coniugale dalla moglie, per un apostata dagli amici islamici...
Simpatica e originale commedia sulla convivenza e sui pregiudizi culturali, porge la sua ricetta "buonista" per superare le diversità pur mantenendo fede alle proprie radici.
Per certi versi coraggiosa, sicuramente ottimistica per salutare con fiducia il nuovo anno.
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