Regia di Christopher Morris vedi scheda film
"Si può ridere del terrorismo?" si domanda Cristina Borsatti sulle pagine di FilmTV.
Criticato da destra e da manca, a me questo film, che tenta la carta del demenziale in campo di fondamentalismo islamico, non è dispiaciuto per niente.
Il merito maggiore del film di Morris è di essere spiazzante dalla prima all'ultima sequenza, in modo da mettere in ridicolo il furore nichilista della scelta jihadista, soprattutto (non soltanto, ma soprattutto) per chi vive secondo i canoni occidentali: il rap jihadista, per esempio, è una delle cose più ridicole che si possano ascoltare.
Ebbene sì, si può ridere del terrorismo: e perché mai non si dovrebbe, dopo che si è riso delle guerre, della mafia e dei campi di sterminio?
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