Regia di Christopher Morris vedi scheda film
Sostanzialmente in linea con la recensione di Cristina Borsatti, pur ammirando l'intento parodistico su un argomento delicato come la Jihad, i quattro leoni di Christopher Morris non mi hanno convinto per niente. Ben venga il piglio grottesco - demenziale, in effetti i personaggi di Waj e Barry strappano più di una risata e la trasferta pakistana risulta surreale quanto basta per fare la tara a personaggi completamente inebetiti ma, man mano che il film prosegue, un senso di disagio comincia a farsi largo nella mente. Le forzature, i toni esagerati, le battute e situazioni no sense alleggeriscono e ridicolizzano un argomento potenzialmente tabù ma poi ci si sofferma sul protagonista Omar ed i conti non tornano. A differenza dei suoi compagni cerebrolesi, infatti, il giovane capogruppo deciso a portare la guerra santa in quel di Londra risulta decisamente meno ironico del contesto in cui agisce e smorza significativamente i toni di satira, soprattutto nella seconda parte in cui il folle attentato prende forma. Un' ambiguità a tratti disturbante che magari spiazza ma che allo stesso tempo lascia la sensazione che il regista non abbia avuto il coraggio di scegliere in maniera definitiva fra i due registri. Come dire un colpo al cerchio ed uno alla botte ma con un finale sbagliato, all'insegna del ripensamento, che non si addice né all'uno né all'altro.
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