Regia di Rob Marshall vedi scheda film
Realizzare sequel che siano davvero all'altezza del primo capitolo di una saga non è mai stata un'impresa semplice nè quasi mai riuscita e qui siamo addirittura ad un quarto episodio che risente di un cambio di regia e di un cambio parziale del cast. Dunque le novità possono piacere o non piacere a seconda dei gusti, ma questo film che non è proprio il migliore della saga, per certi versi in verità, si lascia apprezzare anche più del primo capitolo. Liberamente ispirato al romanzo "Mari stregati" di Tim Powers, s'è rivelato finora il film più piratesco e più mitologico della saga. Questa volta infatti la trama è incentrata su un lungo viaggio dedito alla ricerca della fonte della giovinezza e ad entrare in scena vediamo volti nuovi come il pirata Barbanera, sua figlia Angelica e perfino il padre di Jack Sparrow. Perciò niente più scheletri o uomini piovra per fortuna, solo pirati e... le sirene, una novità alquanto affascinante.
Il solo sentire il loro canto: "C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore. O fanciulle innamorate, venite tutte qua, l'allegro audace marinaio un giorno arriverà. Solo lui può consolare questo cuore spezzato a metà, il mio audace marinaio prima o poi arriverà. C'è un audace marinaio che attendo dentro al cuore, non conosco il suo nome, ma ho bisogno del suo amore", fa venire i brividi perchè è assai suggestivo.
La trama dedica parecchio spazio ed attenzione a queste creature. Viene mostrato e raccontato il loro mondo, e tra mitologia ed un po' di tensione, assistiamo a delle sequenze sorprendenti ricche di fantastici effetti speciali, di mistero, ma anche di sentimento. Il prete che si affeziona ad una sirena proteggendola, suscita interesse e tenerezza, soprattutto quando si ha la conferma del lieto fine (un po' dark a dire il vero) della loro storia d'amore, perchè lei lo trascina con lui nelle profondità marine per renderlo un suo simile affinchè possano vivere insieme per sempre (secondo le leggende infatti, le sirene potevano scegliere se uccidere e sbranare le loro vittime o se baciarle per salvarle e portarle con loro tra gli abissi del mare).
Dunque questo film, indubbiamente assai migliore perlomeno del secondo e del terzo episodio, offre dei piacevoli spunti nuovi e fa sì che non si assapori una minestra proprio riscaldata. Questa volta non si devono seguire sequenze lunghe e confusionarie, non si masticano virtuosismi attoriali sempre uguali perchè benchè ormai siamo entrati un po' tutti nella bizzarra psicologia di Jack Sparrow, qui lui riesce a raccontarsi in una maniera un po' più inedita del solito. E' vero, è sempre un po' rozzo, sbruffone, bastardello e sarcastico, ma rivela finalmente il suo lato più debole e più umano, nonchè altruistico (è sempre protettivo nei confronti di Angelica e le salva la vita in più di un'occasione) e perfino romantico (suo malgrado, ammette di provare un sentimento per lei, anche se poi la molla ancora una volta perchè non si fida mai veramente delle sue intenzioni). Il loro rapporto d'odio e amore è alquanto simpatico (anche se poco approfondito purtroppo) e le loro scaramucce strizzano spesso l'occhio a quelle del Zorro di Banderas con la sua amata, ma un altro dettaglio importante è che finalmente non dobbiamo più assistere alle vicissitudini di Elisabeth e Will Turner, che francamente cominciavano a ricordare i protagonisti delle telenovelas. La loro storia d'amore ormai aveva dato tutto, non aveva veramente più nulla da raccontare ed è forse per questo che in questo nuovo episodio il regista e gli sceneggiatori hanno deciso di puntare tutto sulla love-story molto meno stucchevole di Angelica e Jack Sparrow.
La trama in questo caso è un po' prolissa (c'era una buona mezz'ora che avrebbe potuto essere tagliata benissimo), ma ben sviluppata e riesce ad amalgamare bene tutti i suoi elementi, concedendo una buona dose di avventura, fantasia, umorismo, romanticismo ed azione e lasciando ammirare diversi paesaggi marini abbastanza belli e suggestivi.
Forse solo il 3D non è nulla di speciale - anche se è bastato comunque ad attirare ancora una volta una vasta folla di gente nelle sale cinematografiche (gli incassi al botteghino infatti sono stati come sempre soddisfacenti) - ma pregi e difetti a parte, il film intriga, incuriosisce, diverte e non è affatto sconclusionato come gli ultimi due episodi. Conserva quel sapore cupo che un po' accenna all'horror, ma allo stesso tempo si destreggia nel fantasy con dignità.
Interessante poi è anche il cast, abbastanza ricco di star piuttosto note ed apprezzate (si ricordano con piacere Penelope Cruz ed Ian McShane, ma perfino i camei di Judi Dench e di Keith Richards) oltre che ricco delle solite presenze indispensabili, come ad esempio quella di Geoffrey Rush (un Barbossa che riesce sempre a far scena).
Mitica e grottesca infine la trovata del bambolotto vodoo che s'è rivelata utile soprattutto per dar vita ad un finale spiritoso ed aperto... (che si può vedere solo dopo i titoli di coda)...
Ha svolto un lavoro abbastanza buono.
Ripetitivo, ma all'altezza come sempre.
Bravina ed intrigante.
Un cattivo poco incisivo, ma in fondo non meraviglia... è un cattivo disneyano!
Deliziosa e simpatica, poi i panni di piratessa le donano molto e a me è piaciuta più lei di Keira Knightley che mi era scaduta già a partire dal secondo capitolo.
Sempre incisivo e divertente. Non poteva mancare.
Godibile nei panni del padre di Jack Sparrow.
Brava.
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