Il responsabile delle risorse umane della più grande azienda dolciaria di Israele viene messo al centro di uno scandalo giornalistico, accusato di essersi totalmente disinteressato delle sorti di una sua dipendente, rimasta uccisa in un attentato terroristico. Poiché nessuno sembra reclamare il cadavere sarà lui ad avventurarsi in un lungo viaggio verso una paesino della Romania - da dove la donna proveniva - per cercare qualcuno disponibile a compiere il riconoscimento.
Note
Dal romanzo omonimo di Yehoshua, il regista di Il giardino dei limoni e La sposa siriana trae un’opera “impegnata”. Che sfocia, però, in un simbolismo piuttosto risaputo e non arriva alla lucidità d’analisi a cui aspirerebbe. La disumanità del sistema produttivo passa in secondo piano, e ci si rifugia in più sicuri territori intimistici, non senza mestiere ma nemmeno con convincente passione.
La morte di una lavoratrice rumena per mano del terrorismo, il viaggio verso un paese lontano vissuto come un momento riparatore. "Il responsabile delle risorse umane" gioca con degli elementi simbolici per parlare degli effetti benefici che scaturiscono dall'ascolto dell'altro. Ma non sempre gli ingredienti usati trovano l'amalgama desiderato.
Questo film israeliano tratto, con libere variazioni, da un romanzo di Yehoshua racconta le peripezie vissute dal responsabile del personale di un panificio industriale di Gerusalemme in seguito alla morte di un’inserviente del panificio, dilaniata da un attentato terroristico, uno dei tanti che spesso insanguinano lo stato di Israele.
L'ho rivisto volentieri con piacere. E' bello, a volte irreale, qualche volta comico, un susseguirsi di paesaggi piatti e tutti uguali, ma sempre diverso e senza enfasi. Parla delle persone.
Ho trovato il film semplicemente bello. Credo che non avesse nessuna pretesa di analisi sociale, come è giusto: a volte basta una storia a fare un piccolo, bellissimo film.
Bel film molto equilibrato tra leggerezza della narrazione e tematiche trattate. Non penso che fosse intenzione del regista soffermarsi sui rapporti tra mondo produttivo e umanità quanto su quelli tra diverse condizioni sociali e culturali
La donna, ingegnere emigrata dalla Romania, si era accontentata anche dei lavori più umili, pur di sfuggire allo squallore del suo paesetto sperduto fra le montagne, arretrato nei costumi e nella mentalità. In questo caso, infatti, si era adattata a lavare i pavimenti del panificio.
La vita di relazione di questa poveretta era ridotta al minimo: il marito… leggi tutto
Ho trovato il film semplicemente bello. Credo che non avesse nessuna pretesa di analisi sociale, come è giusto: a volte basta una storia a fare un piccolo, bellissimo film. Bravi gli attori, belli i personaggi, splendide le scene finali, e “il” finale. Leggero, ironico, malinconico, ma alla fine ti strappa un sorriso. E non si parli di finali consolanti, qui non si vuole… leggi tutto
Film che prova ad uscire dagli schemi, con una storia di solidarietà un po' forzata, virata in un tentativo di simpatico on the road, ma fallisce miseramente. I protagonisti sono subito antipatici, almeno al sottoscritto, non commuove ne smuove, non fa ridere ne sorridere. Abbandonato poco prima della fine, con sincero astio. Bella confezione, ma vuota. Peccato. leggi tutto
La donna, ingegnere emigrata dalla Romania, si era accontentata anche dei lavori più umili, pur di sfuggire allo squallore del suo paesetto sperduto fra le montagne, arretrato nei costumi e nella mentalità. In questo caso, infatti, si era adattata a lavare i pavimenti del panificio.
La vita di relazione di questa poveretta era ridotta al minimo: il marito…
Forse eccessivamente macchiettistico, forse troppo prevedibile, ma è un film questo che riesce comunque a lasciare delle suggestioni e degli spunti di riflessione, anche grazie ad una fotografia che trasforma le fredde lande rumene in un set perfettamente consono ad una vicenda cupa e crepuscolare, dove comunque si arriverà ad un finale di generale redenzione.Un film…
Ho trovato il film semplicemente bello. Credo che non avesse nessuna pretesa di analisi sociale, come è giusto: a volte basta una storia a fare un piccolo, bellissimo film. Bravi gli attori, belli i personaggi, splendide le scene finali, e “il” finale. Leggero, ironico, malinconico, ma alla fine ti strappa un sorriso. E non si parli di finali consolanti, qui non si vuole…
C'è qualche aspetto grottesco che può apparire eccessivo in questo film di Eran Riklis, come il lungo viaggio con la cassa da morto affrontato a bordo di un cingolato di quello che fu l'esercito rumeno. Però è ben descritto l'itinerario soprattutto interiore ed umano di un uomo perfettamente integrato nella propria vita di responsabile delle risorse umane di un…
Trama originale che mostra una diversità di sentimenti non banale, che evolvono man mano fino ad un finale imprevedibile. I personaggi sono ben delineati ed interpretati. Pur essendo un tema triste ci sono momenti di distensione che lo rendono piacevole e meritevole di essere visto.
Bello, si riconosce la mano dell'autore de "Il giardino dei limoni". Un cinema che ancora racconta storie, che mostra un percorso evolutivo: tra analisi sociale ed introspezione individuale. Scenari suggestivi, angoli di mondo inconsueti e a tratti squarci di autentica bellezza. Da vedere.
Non convince fino in fondo questa pellicola di Eran Riklis, in questo caso decisamente lontano dalle sue prove più interessanti, ovvero “Il giardino dei limoni” e “La sposa siriana”, sarà che queste erano strettamente, ed esclusivamente, legate alla sua terra.
Infatti la costruzione appare un po’ confusa con alcune istantanee anche molto riuscite, ma anche momenti di improvvisa…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (7) vedi tutti
Una storia singolare, con tratti surreali, ma raccontata bene con un buon ritmo. Interessante
commento di Artemisia1593La morte di una lavoratrice rumena per mano del terrorismo, il viaggio verso un paese lontano vissuto come un momento riparatore. "Il responsabile delle risorse umane" gioca con degli elementi simbolici per parlare degli effetti benefici che scaturiscono dall'ascolto dell'altro. Ma non sempre gli ingredienti usati trovano l'amalgama desiderato.
commento di Peppe ComuneQuesto film israeliano tratto, con libere variazioni, da un romanzo di Yehoshua racconta le peripezie vissute dal responsabile del personale di un panificio industriale di Gerusalemme in seguito alla morte di un’inserviente del panificio, dilaniata da un attentato terroristico, uno dei tanti che spesso insanguinano lo stato di Israele.
leggi la recensione completa di laulillaUn bel film da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioL'ho rivisto volentieri con piacere. E' bello, a volte irreale, qualche volta comico, un susseguirsi di paesaggi piatti e tutti uguali, ma sempre diverso e senza enfasi. Parla delle persone.
commento di ottobyteHo trovato il film semplicemente bello. Credo che non avesse nessuna pretesa di analisi sociale, come è giusto: a volte basta una storia a fare un piccolo, bellissimo film.
leggi la recensione completa di paoscaBel film molto equilibrato tra leggerezza della narrazione e tematiche trattate. Non penso che fosse intenzione del regista soffermarsi sui rapporti tra mondo produttivo e umanità quanto su quelli tra diverse condizioni sociali e culturali
commento di tommi