Regia di Paolo Costella vedi scheda film
Altro che Hollywood. La Canalis finisce a deambulare per poche inquadrature in questa commediaccia che al confronto i Pierini e i Nando Cicero erano Jacques Tati. Stanco, stiracchiato, letale in ogni singolo sketch, ma distribuito a tappeto in 550 copie, il cinepanettone di Boldi si trascina per i 97 minuti più interminabili della nostra vita. L’ex Cipollino fa lo chef Gustavo Godendo, che dalla trattoria romana va in trasferta a St. Moritz per organizzare un improbabile banchetto di nozze, ospite del matrimonio dei soliti cafoni arricchiti. Tra l’altro vedrete: strip gay e gag sul bidet, scoregge nell’armadio, dita schiacciate e capitomboli da seconda elementare del cinema comico. Nancy Brilli dice: «Complesso de Pipo»; Salemme scomoda De Filippo; Enzo Salvi cava fuori la macchietta del tossico: «Mamma mia comme stai!». Con i dialetti si cerca di catturare ogni tipo di pubblico dal Nord al Sud, passando per Ceccherini, che si arrapa con le vecchiette. Ma anche i ragazzini, con gli ex del Grande Fratello e una storiella d’amore adolescenziale che neanche nei telefilm del pomeriggio. Se fosse volgare ma vitale, magari ci sarebbe anche da divertirsi, invece è puro imbarazzo.
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