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Thor

Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film

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La recensione su Thor

di Lord Holy
8 stelle

Quarto film su cinque totali (da non perdere la scena post titoli di coda) verso il crossover sui Vendicatori (The Avengers), presenta elementi atipici rispetto agli altri eroi Marvel, qui più vicini alla mitologia e al fantasy che alla scienza, e quindi era forse il progetto più rischioso di tutti. Scommessa vinta, ma solo parzialmente, perché la qualità è stranamente discontinua, alternando momenti eccellenti ad altri davvero scadenti. Pertanto il film, a mio avviso, può essere diviso in tre livelli (che s'intersecano tra loro):
Asgard e Jotunheim - le scene migliori e maggiormente interessanti si svolgono in questi due mondi. La storia è ben curata e il tono epico contribuisce a coinvolgere lo spettatore nello svolgimento. Questa sezione, persino se considerata da sola, giustifica l'essere andati al cinema! Apprezzai davvero la ricostruzione di Asgard, il cui stile ricorda quasi quello di Hellboy - The Golden Army. Fosse tutto così, sarebbe senza alcun dubbio il miglior film della Marvel Studios. Spero dunque che abbiano soltanto risparmiato "materiale" per un sequel grandioso.
Midgard (ante "conversione", passatemi il termine) - rappresenta il vero punto debole di tutto il film. Qui il tono si abbassa decisamente (e con esso la qualità), giungendo quasi a scadere nel ridicolo o (peggio) nell'antipatico. Fortunatamente gli eventi coinvolti non richiedevano particolare pathos, altrimenti il danno sarebbe stato consistente. Purtroppo questa stessa tendenza si ripresenta anche in un momento successivo (limitato ma potevano risparmiarselo)...
Midgard (post "conversione") - il film recupera (a fatica, però vi riesce) la serietà necessaria e richiesta, soprattutto in alcune situazioni, anche sulla Terra. Ciò mi ha reso possibile apprezzare anche i personaggi "umani", altrimenti sacrificati nelle mediocrità. Azzarderei quasi un parallelismo... ecco, qui diventa molto stretto il legame con la qualità e i toni dei film su Iron Man, ponendosi a metà tra i due (pari al primo, meglio del secondo). L'avessero privilegiata, sarebbe sicuramente stata da tutti giudicata migliore anche l'ambientazione terrestre di questo film.

Sulla trama

Credo di aver già detto tutto. Aggiungo soltanto che è piuttosto semplice, forse prevedibile in alcuni suoi aspetti, ma sono pure rimasto sorpreso da certi altri. Le due ore scorrono assai velocemente («già finito?», ho pensato alla fine), merito/colpa anche delle scene d'azione, scontri che si risolvono sempre in pochi minuti (per certi versi è un pregio, ma in altri avrei forse preferito qualche istante in più). Gli attori sono tutti in parte, ma sono i personaggi a non essere sempre "all'altezza".

Sulla colonna sonora

Le musiche di Patrick Doyle costituiscono un vero pregio e punto di forza del film Thor (arriva a quattro stelle nel mio giudizio solo grazie a queste), una vera eccezione tra tutti i film sui supereroi dei fumetti visti finora al cinema. Infatti, accompagnano in maniera eccellente ciascun istante, si seguono con piacere e suscitano le giuste emozioni. Credo che dovrò ascoltarle da sole, presto o tardi, per poterle "fruire" ancora meglio. Ma non ho dubbi sull'opinione ancora più favorevole che ne trarrò.

Cosa cambierei

Credo sia ormai chiaro che tutta la parte centrale ambientata sulla Terra, per me, è un vero e proprio "vulnus". Andrebbe riscritta completamente, per tornare omogenea con il resto del film.

Su Kenneth Branagh

Gli unici "toni" shakespeariani sono forse riscontrabili ad Asgard e Jotunheim. Non so spiegarmi come abbia potuto "sposare" la parte terrestre del film. Approvo inoltre la scelta di alcune inquadrature oblique, in stile fumetto.

Su Chris Hemsworth

Chris Hemsworth è l'incarnazione fisica di Thor nel vero senso della parola.

Su Natalie Portman

D'aspetto è sempre uguale a se stessa, brava anche a restituirci una credibile Jane Foster.

Su Anthony Hopkins

Una garanzia per un Odino altamente carismatico.

Su Kat Dennings

Darcy Lewis è l'unica veramente futile e la cui presenza mi è anzi parsa più un danno per la pellicola che un valore aggiunto (non per demeriti dell'attrice, ma proprio per come è stato scritto il personaggio).

Su Idris Elba

Il suo Heimdall buca lo schermo e resta impresso nella mente.

Su Stellan Skarsgård

Un Eric Selvig senza infamia e senza lode.

Su Clark Gregg

L'agente Phil Coulson con lo S.H.I.E.L.D. è il solito "intruso" imposto dal progetto Vendicatori...

Su Tom Hiddleston

Meraviglia con la sua interpretazione di Loki realmente convincente.

Su Rene Russo

Solenne nelle vesti divine di Frigga.

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