Regia di Serge Bromberg, Ruxandra Medrea vedi scheda film
ci sono i films che non debbono nascere; che non debbono vedere la luce proiettata di una sala cinematografica; che debbono probabilmente rimanere nella testa del suo ideatore e forse che sono i film del proprio ideatore rimanendo incompiuti. l'inferno di henry-george è uno di questi. anni più tardi chabrol ne diede una sua versione, a mio parere splendida, ma non avendo il film di clouzot, si può tranquillamente dire che invece henry-george ha avuto il suo film. più sperimentale di così credo non si possa. capitali senza fondo da un tycoon americano hanno reso un piccolo film introspettivo, un kolossal titanico. talmente titanico nella mente del suo creatore da non trovare il bandolo della matassa, da non poter continuare e invece insistere su scene già girate cercando una perfezione che forse non esisteva, cesellando le scene già esistenti. un film talmente inseguito che ha reso folle il suo creatore, facendo fuggire il protagonista. il film di clouzot vive nelle immagini rimaste, nelle testimonianze dei tecnici del tempo, in una bobina di sonoro ritrovata in una scatola, nelle sperimentazioni visive e acustiche che henry-george ricercava per indagare nella gelosia paranoica del suo protagonista. come accade spesso il progetto che si pensa quello perfetto, quello della vita, risulta invece essere il progetto sbagliato nel momento sbagliato oppure un progetto talmente personale da divenire irrealizzabile. splendidi in tal senso gli spezzoni di girato muti con i protagonisti schneider, reggiani, carel, david, bercq che prendono quasi la consistenza di filmini di famiglia ripescati in un pomeriggio piovoso in cui proprio non si sa che fare. l'indimenticata romy vedette del cinema d'oltr'alpe sotto i ferri del maestro clouzot a cui tutto era concesso bimba un pò grezza e gattina maliziosa negli occhi di reggiani, faccia scolpita in una castagna, che non resse gli attacchi del cineasta e se ne andò una mattina... di lì a poco avrebbero prosciugato il lago e henry-george durante l'ennesimo ritocco ad una scena fu colpito da un infarto. fine di un film.
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