Espandi menu
cerca
Confessions

Regia di Tetsuya Nakashima vedi scheda film

Recensioni

L'autore

cazzeggiatore del millennio

cazzeggiatore del millennio

Iscritto dal 13 marzo 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 4
  • Post -
  • Recensioni 182
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Confessions

di cazzeggiatore del millennio
8 stelle

Assenza d'empatia, raffinatezza assoluta, dolore incurabile: questi gli ingredienti per uno dei più bei thriller di sempre.

Un’insegnante si chiude in classe con i propri alunni affermando che sua figlia è stata uccisa e che il colpevole è uno di loro.

Un film che prosegue per flashback fino alla prossima svolta mostrando prima le conseguenze e poi i motivi. Una telecamera spietata che mostra chiaramente le cose come vuole siano mostrate in modo tanto raffinato, tanto delicato e pacato, che l’anima degli eventi viene addosso nel modo più diretto ed intenso possibile.

La vicenda è quella che è punto e basta, non c’è comprensione o età che tengano rispetto alla propria personale sete di vendetta, chiunque può fare ciò che non ci si aspetta e a chiunque il destino può giocare la prossima beffa, chiunque sulla scacchiera può essere la prossima vittima o carnefice.

Un film che dimostra la propria apatia proprio nel dare sempre l’ultima speranza, i sentimenti umani sono riconosciuti è vero, peccato non siano però malgrado tutto rispettati ed anzi addirittura scherniti.

Le cose sono mostrate così come vanno mostrate, non è la crudeltà o  la dolcezza a tradire il regista ma il solo e semplice gusto estremo per la scena, non è il regista che dà allo spettatore per smuoverlo, lo spettatore i propri scossoni li avrà proprio perché gli eventi lo  spingeranno ad andare incontro con la testa e col cuore a sensazioni forti proprio perché scomode, troppo pesanti e crudeli.

Il dolore troppo forte che acceca ed isola le persone, azioni dalle conseguenze imperdonabili, cicatrici impossibili da rimarginare. La vendetta più pura per quanto crudele fino all’insensatezza col solo alibi di non avere altro motivo per cui vivere. Tutti hanno ragione in un infinito duello dove vince solo il più forte davanti al disfacimento del moralismo rispetto a qualsiasi muro alzato in suo favore.

Sensazioni forti perché pure nella bellezza del tutt’uno, insopportabili forse quando espresse in sequenze dove la trama esplode in una miscela acuta, che fa male.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati