Regia di Francesco Barilli vedi scheda film
A metà strada tra "La casa dalle finestre che ridono" (di cui ricalca solo in parte certe atmosfere gotiche) ed un erotic-movie fine anni '70, "Pensione paura" è un horror che non spicca certo per originalità, anche se qualche vena del genere scorre ancora ed è in grado, più che spaventare, di trasmettere una certa inquietudine. Sullo sfondo di una pensione "refugium peccatorum" per una serie di eccentrici clienti durante gli ultimi mesi di guerra, la giovane Rosa gestisce a modo suo gli appetiti sessuali dei vari clienti finendo al contempo per inseguire il miraggio di un padre partigiano di cui attende invano il ritorno. Alla fine, oltre alle grazie della protagonista, una Leonora Fani ad uno dei suoi ultimi film, ciò che di buono rimane è proprio quel gotico padano che però rimane lontano anni luce dal fascino macabro del maestro Avati.
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