Regia di Francesco Barilli vedi scheda film
un piccolo gioiellino misconosciuto di claustrofobia e marciume. una vecchia e malandata pensione (il cui aspetto rimanda vagamente alla casa emiliana di pupi avati) è luogo di incontro tra varie personalità degradate, sul finire della guerra. non c'è nessuna luce, nessuna consolazione, tanto più quando la protagonista si troverà da sola a gestire luogo ed abitanti. ogni corridoio, ogni stanza, ogni segno sul muro è dipinto in maniera allucinata, cupa e disperata. ci sono, specialmente sul finale, dei buchi nella sceneggiatura assolutamente indifendibili ma non toglie nulla alle atmosfere terrificanti del film. le parti prettamente slasher sono anzi la parte più debole e che giustamente non vengono sottolineate più di tanto. veramente una piccola perla.
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