Regia di Srdan Spasojevic vedi scheda film
Un viaggio nel mercato oscuro dell'industria pornografica invisibile nata dagli orrori dell'ultimo conflitto serbo.
Milos, quarantenne ex attore di film hard, si è ritirato dalle scene da tempo e vive con la moglie e il figlioletto. Un giorno riceve un ingaggio da una ex collega, un ultimo film pagato profumatamente. Quasi quasi... ma sarà l'inizio di un incubo!
Il film si apre sul bambino che sta guardando un film di papà (probabilmente ne ha trovato uno nascosto in casa) e questi arriva in tempo (più o meno) per spegnere il lettore. Poi comincia la misteriosa trama che sappiamo. Il mistero, per chi non lo ha ancora visto è: cosa contiene questo lavoro di tanto scabroso ed agghiacciante? Possiamo solo dire che intanto è mostrato in egual misura sangue e sperma. Ma non è questo. Il film si spinge davvero oltre il visibile ma è giustificato dal fatto di mostrare ciò che il popolo serbo ha subito durante l'ultimo conflitto. Metafora o stupro di guerra? Nessuno resterà in.... pulito! (finale agghiacciante di punizione). E se fino adesso la battuta "Mamma, Pierino mi ha messo un dito nell'occhio!" era parte di una barzelletta con una scena di questo film diventerà pornografia splatter. Sorprese a manetta!
A Serbian Film (2009): Srdan Todorovic
Qualche anno fa è stato messo all'asta il bambolotto della scena più celebre. Base d'asta 7000 euro! (info a cura di Collezione Dizionario del Turismo Cinematografico)
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
A Serbian Film (2009): locandina
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