Regia di Riccardo Jacopino vedi scheda film
Un film girato con pochi mezzi, con attori che interpretano se stessi, qualche volte con scambi di battute dal ritmo un po' sciape. Ma il senso di verita' che spira in tutto il film lo riscatta ampiamente: dalla prima all'ultima inquadratura le occasioni sociali dei protagonisti, le difficolta' di reinserimento dei lavoratori della cooperativa con un passato difficile alle spalle, appaiono assolutamente autentiche. Il linguaggio scurrile degli attori non colpisce mai per la sua originalità, è semplicemente il parlato quotidiano. Le occasioni e le motivazioni banali per rientrare nel "giro", persino la difficolta' di inserirsi nella cooperativa perche' ci si vergogna e l'importanza di occasioni di vita assieme come il calcetto non cercano neanche di accattivarsi lo spettatore, tutto appare autentico e basta. E' tutto assolutamente vero, ce lo dicono le facce degli stessi attori che queste storie le hanno vissute.
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