Regia di David Yates vedi scheda film
Si conclude dopo dieci anni,sette film (l'ultimo capitolo è diviso in due) e diversi cambi di regista la saga di Harry Potter al cinema:lo scontro con Vooldemort è giunto al culmine,e la questione di vita o di morte,con lo scatenamento delle forze del Bene contro quelle del Male è ormai inevitabile,si sciogliono gli ultimi nodi del plot generale e tutto,infine,viene spiegato.Ovviamente è stato uno degli episodi più remunerativi sia dell'intera serie,che degli ultimi anni al box-office mondiale,ma era scontato.A questo punto,lo posso dire definitivamente:continuo a non percepire l'interesse che trovo esagerato verso le avventure del piccolo mago di Hogwart,lo trovo un personaggio freddo,senza una personalità spiccata,spesso in balia delle onde e capace di salvarsi quasi per eccesso di sicurezza dei propri nemici che per capacità speciali proprie. A livello di regia,ordinarie quanto mai,corrette professionalmente ma altrettanto senza doti di spicco che le facessero brillare,si arriva alla lotta conclusiva con la nemesi che,come tale,è infine uno specchio distorto e oscuro del protagonista,come tradizione insegna:ma non ci sono l'ampiezza delle mitologie lucasiane,nè l'epica ridondante dell'adattamento di Tolkien per il cinema,e neanche lo spirito ironico di Indiana Jones.Harry Potter è un eroe che non scuote,non attrae,non emoziona (parlo a titolo personale),ma che probabilmente ha preso campo per assenza di altri personaggi carismatici cui affezionarsi:ci sono effetti speciali di un certo peso,una produzione ricca,un tutto sommato buon lavoro su musiche,scenografie e maestranze varie.Ma anche qui,non ci si esenta da un filo di noia che nessuna magia riesce ad eliminare del tutto.E a questo punto,è finita davvero. A meno che la Rawling non ci ripensi,prima o poi....
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