Regia di Juraj Herz vedi scheda film
E' un piccolo gioiello del genere fiabesco, che era ed è in voga in tutto l'Est europeo. Io l'ho visto la prima volta molti anni fa quando fu trasmesso da Raiuno (nella produzione c'è anche il suo zampino), dopodiché sparì dalla circolazione. Però non ho avuto pace finché non l'ho trovato in dvd (in tedesco) e per vie traverse in videocassetta (in italiano), e ogni tanto me lo riguardo. E' un film che sprizza fantasia e ironia da tutti i pori, ed è anche realizzato con dispendio di mezzi e costumi, messi a servizio di una buona regia e di bravi attori. Quanto all'ironia, almeno per quello che mi riguarda, essa si spinge fino a una comicità sottile e garbata, e in certi passaggi rido di gusto. La fiaba di Andersen da cui è tratto, ha tra l'altro un assunto molto intelligente: se tutti potessimo realizzare sempre e subito i nostri desideri - o meglio definiti capricci - il mondo cadrebbe nel disordine e nell'assurdo. Inoltre non è la realizzazione di tutti i desideri che ci può rendere felici. Nella trama abbondano fate, incantesimi, effetti speciali "reali", e spesso viene sbeffeggiato chi si dà arie da sapientone o da potente. La giovane e bella fatina che sbaglia gli incantesimi e infine rinuncia ai suoi poteri in cambio dell'amore per lo studente è, con la sua grazia e simpatia, una delle colonne di questo godibilissimo film. La coloratissima fotografia e i costumi d’epoca fanno il resto.
Se molti fantasy moderni avessero un tantino della fantasia, delle idee e della grazia di questo film ne guadagnerebbero enormemente, e non sarebbero prodotti fatti con lo stampino per il solito "target" di pubblico. Sotto Natale, poi, la Tv mostra film fiabeschi che fanno solo tristezza e noia, mentre altri come questo ce li tiene nascosti.
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