Regia di Sergio Corbucci, Antonio Margheriti vedi scheda film
Certamente ci troviamo dinanzi ad uno dei capisaldi del cinema gotico Italiano, da una sceneggiatura di Sergio Corbucci Antonio Margheriti sotto lo pseudonimo di Anthony Dawson, dirige con grande mestiere una pellicola predominata da ambienti e da luoghi deliziosamente suggestivi. La pellicola fa sfoggio di un estetica piuttosto raffinata, merito di un ottima scenografia di Ottavio Scotti mai fallacea e sempre azzeccata, di un ottima fotografia di Riccardo Pallottini composta da gradevoli giochi di luci ed ombre, merito perchè no anche di una scelta dei costumi assolutamente azzeccata.
Nonostante il buon lavoro di tutti gli interpreti dal protagonista della vicenda Georges Rivière all'austera ma maledettamente affascinante Margarete Robsahm, la regina del gotico Barbara Steele ammaliando lo spettatore con la sua espressività magnetica, regala quello che sicuramente risulta il personaggio più intrigante e carismatico all'interno della pellicola. Un film molto dolce, molto delicato, intriso di romanticismo e di notevole carica sensuale. Oltre a toccare il tema dell'adulterio, Danza Macabra nel '1963/64 tocca un tema come quello dell'amore lesbico che all'epoca non era affatto sdoganato, venendo considerato un tema particolarmente scabroso e scomodo.
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