Regia di Ethan Coen, Joel Coen vedi scheda film
Regia indescrivibilmente magnifica, interpretazioni da mozzare il fiato e un'atmosfera da brividi.
"Se punti un uomo con forza e decisione, non ha il tempo di pensare a quanti sono con lui. Pensa solo a se stesso. A come salvarsi dalla furia che gli sta per piombare addosso."
-Reuben J. Cogburn
Non impazzisco per i western, nonostante abbia visto qualcosina di interessante, ma come li realizzano i fratelli Coen non ce n'è per nessuno. La trama del film narra della storia di Mattie Ross (Hailee Steinfeld), una ragazzina di quattordici anni alla quale è appena morto il padre. Sapendo chi è stato ad ucciderlo, ovvero Tom Chaney (Josh Brolin), ella cercherà di vendicarlo a tutti i costi. Ingaccia, perciò, il più "spietato" dei pistoleri ovverosia Rooster Cogburn (Jeff Bridges), noto come il Grinta. Nonostante a primo impatto quest'ultimo non vorrà accettare la piccola Mattie quest'ultima, col suo carattere ribelle e vendicativo, riuscirà a trovare le giuste parole per convincerlo. Durante il viaggio da compiere per trovare Chaney, i due incontrano il ranger texano La Boeuf (Matt Damon), quale aveva già conosciuto Mattie precedentemente. Essendo che La Boeuf stava già pedinando Chaney per un omicidio avvenuto mesi prima, i tre decidono di formare una squadra per andare a cercarlo.
Attribuisco ai fratelli Coen gli aggettivi di "gran bel" film; e quest'ultimo non è un banale complimento. I due registi avevano già conquistato la mia fiducia con l'ormai cult "Il Grande Lebowski" ed il recente "La Ballata di Buster Sgruggs" (sì, sono molto indietro con la loro filmografia, perdonatemi), ma penso che questo film basti per farmi capire di che pasta siano fatti. Partendo dal presupposto che il reparto tecnico va oltre il limite di ogni concezione: fotografia spaventosamente eccelsa, scenografie spettacolari e abbastanza realistiche, così come i costumi, ma soprattutto regia e montaggio eccellenti. Ho apprezzato varie sequenze, primi piani che girano intorno a questa pellicola, davvero un ottimo lavoro in questo contesto. E il montaggio? Non ne parliamo. Un lavoro perfetto, personalmente parlando. Da non dimenticare le grandi interpretazioni: la piccola Hailee Steinfeld al suo primo ruolo (quale, tra l'altro, le è valso la sua prima nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista), un grande e misterioso Jeff Bridges ed un cupo ma anche coraggioso Matt Damon attore che, tempo fa, ho inutilmente sottovalutato; vanta di interessanti prove attoriali. Del film, inoltre, non dimentichiamo le musiche, quali si uniscono in maniera agevolata agli sfondi paesaggistici, ma anche alle scene cruente se vogliamo essere chiari.
Devo imparare a non sottovalutare alcuni generi, mannaggia.
8½.
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