Regia di Ron Howard vedi scheda film
Film non molto fortunato di Ron Howard, uno che è abituato a successi molto più decisi (ma ogni tanto incappa anche in passi falsi), al quale manca qualcosa sotto diversi punti di vista per poter essere considerato pienamente convincente, per quanto i temi affrontati (molti e presenti nel quotidiano vivere di tutti, chi più, chi meno), ed il cast (cinque nomi spendibili), siano interessanti, ma purtroppo anche sviscerati senza riuscire a graffiare fino in fondo.
Ronny (Vince Vaughn) e Nick (Kevin James) sono amici e soci da una vita ed insieme alle rispettive compagne Beth (Jennifer Connelly) e Ginevra (Winona Ryder) condividono anche tutti i momenti di svago.
Mentre sono impegnati con un progetto commerciale che potrebbe cambiar loro la vita per sempre, Ronny sta per decidersi a chiedere la mano di Beth, quando scopre che Ginevra tradisce Nick con un bad boy (Channing Tatum).
Non sa bene cosa fare, il suo è un autentico dilemma, ma poi decide di risolvere la cosa da solo, finendo col cacciarsi nei guai e mettendo a rischio tutto quanto ha intorno (l’amicizia, il lavoro ed anche l’amore).
Commedia amara (ma non troppo) che manca di convinzione e che pur scorrendo in modo piuttosto gradevole, presentando al contempo personaggi maschili fallaci, fatica a trovare momenti davvero riusciti.
Non si ride più di tanto (cosa che comunque ci si poteva aspettare vista la presenza contemporanea di Vince Vaughn e Kevin James), si riflette poco di più, nel senso che i valori vengono messi sul piatto (soprattutto la sincerità, anche se poi pure Ronny dimostra di aver peccato in questo) ci sono, ma la sceneggiatura non trova chiavi di volta realmente determinanti e continuità (in alcuni frangenti pare trascinarsi) e così il film scorre sostanzialmente via senza incunearsi per bene nel subconscio.
Ci sono comunque cose buone, soprattutto uno sfasciatissimo amante Channing Tatum mezzo pazzo, e le due donne, la Connelly, ma soprattutto la Ryder (che offre un buono spettro di sensazioni mettendoci dentro tutta se stessa), quando ci si mettono sanno fare la differenza.
Ed anche il finale non è il classico happy end, anche se alcuni pezzi del puzzle finiscono al loro posto (insomma non si vuole urtare troppo la suscettibilità del grande pubblico che in sala non vuole solo rogne), così ci ritroviamo di fronte ad una commedia almeno in parte anomala, alla quale una scrittura più ferrea avrebbe senza dubbio alcuno giovato.
Sufficiente nel complesso, ma mi sarei aspettato decisamente di meglio.
VOTO : 6/10.
Sceglie di affrontare temi abbastanza interessanti, ed anche insoliti per lui, ma gli manca continuità e non riesce ad essere sempre determinante quanto questo sarebbe richiesto.
Non ha occasioni particolari per emergere, ma nel suo piccolo non sfigura affatto, anzi da un minimo di spessore in più con sentimento.
Che donna ...
Bravo a prendersi in giro (o per il culo, vedi lo smile tatuato sulla chiappa), sta al gioco e caratterizza in maniera efficace il suo personaggio che è già di suo tutto un programma.
Scanzonato.
Molto partecipe, emotivamente da il 100%, basta vedere le scene, e non sono poche, nelle quali si lascia andare sul serio.
Occasione sfruttata per non farsi dimenticare del tutto, peccato molte altre cose del film non la seguano appieno.
Soffre un personaggio non descritto sempre al meglio, ma lui ci prova in tutti i modi essendo anche in mezzo a quasi tutte le scene del film.
Discreto, ma senza entusiasmi.
Abbandona il ruolo di comico a tutto tondo (il che può anche non essere un male a prescindere) e si mostra più contenuto senza però lasciare molti ricordi significativi.
Sacrificato.
Poche volte in scena, ma la sua manager "buzzurra" offre in un paio di situazione una buona verve.
Eccentrica.
Adeguato alle circostanze, ma con pochissimo spazio.
Sufficiente.
Nei panni della sorella di Ronny.
Passabile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta