Regia di Kelly Asbury vedi scheda film
Un film carino senza troppe pretese, ideale per passare una serata in famiglia ed evadere un po' dalla vita quotidiana. La storia è nota, il finale ovviamente è adattato al pubblico più piccolo, anche perché il messaggio finale è che nella diversità non bisogna separarsi dietro mille barricate, ma capire che è possibile convivere e condividere le diverse esperienze. Il film risente dell'assenza della parlantina di Mercuzio e i personaggi sono tratteggiati in maniera un po' superficiale. Come spesso accade in pellicole medie di questo tipo, si possono giudicare solo la colonna sonora, molto bella e coinvolgente, il ritmo e la semplicità della storia. Le inflessioni dialettali una volta tanto non le ho trovate fastidiose e calate nella realtà italiana possono avere un senso, perché la prima divisione stupida che purtroppo conosciamo in questo Paese malato è la divisione tra nord e sud, particolarmente accentuata nelle terre venete in cui è ambientato il film e dove dominano le correnti politiche destrorse e xenofobe sopra ogni cosa. Alla fine l'unità la si trova sempre nelle catastrofi e nella disperazione e forse questo è il vero insegnamento che bisogna portarsi a casa, imparare a capire e a interrogarsi prima che le cose avvengano per conoscersi meglio.
Elton John presta le sue canzoni che danno ritmo alle scene, partendo con una Crocodile rock rivestita di un nuovo sound, passando per una Saturday Night Alright coinvolgente e un Benny and the jazz remixato, per finire sulle più scontate Your song, Don't go breaking my heart e Don't let the sun go down on me.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta