Diego (Alessandro Gassman), impiegato romano con figlio disabile, conosce Walid (Amr Waked), ricchissimo uomo d'affari siriano anche lui padre di un bimbo gravemente handicappato. Dalla stessa sofferenza nasce un insolita amicizia e i due cominciano a frequentarsi tra bagni turchi, spese di lusso e una misteriosa cognata di nome Zaira. Insieme si recano con un volo privato in Siria a scoprire il pezzo di terra che Walid ha comprato per il figlioletto. Al ritorno da quello strano viaggio-lampo, il dolore che impediva a Diego e sua moglie (Ksenia Rappaport) di ritrovare la passione, pian piano svanisce, proprio mentre il misterioso Walid scompare inseguito dal sospetto di terrorismo. Pedinato dai servizi segreti, in una Roma soffocante e ambigua, Diego parte alla ricerca dell'uomo e scopre invece una scioccante, commovente, verità
Note
Come capita al 90% dei film italiani (di commedia e non) il difetto (il problema) è nel manico, cioè nella sceneggiatura (malgrado l’ispirazione dal romanzo omonimo di De Cataldo, Einaudi), manichea e scontata, totalmente priva di sfumature, dai dialoghi ridondanti. Nel caso specifico un gran peccato: perché l’idea di rappresentare le nuove coordinate culturali del mondo attraverso il rapporto di due uomini e di due padri non era affatto male.
film alquanto altalenante molto Drammatico ma dall'incedere ondivago,occasione sprecata anche se sembrava per qualche momento della visione essere almeno piu' accattivante.voto.4.
Un film che prometteva bene… ma una volta finito ti fa dire: poteva dare di più…Non è un film drammatico; non è un film d'avventura… rimane appeso in questa indecisione…Peccato…Comunque vale la pena vederlo.
Un incipit promettente ed ispirato, però montato su un’opera che si perde nella nebbia dell’indecisione: sul genere a cui riferirsi, sul tono da dare alla recitazione, sul significato da attribuire alla storia. E che, forse per questo, si lascia prendere dall’affanno, impegnandosi in una disperata ricerca dell’effetto, purtroppo limitata al campo dei… leggi tutto
Non mi ha entusiasmata granchè questo film e vedo che non sono l'unica. Ci sono alcune cose che però gli garantiscono la mia sufficienza: è la storia di due padri che soffrono, Diego (interpretato da Gassmann) perchè non si sente adatto al ruolo di genitore e Whalid (Amr Waked) perchè, rimasto vedovo, è costretto a crescere suo figlio da solo. Stringono… leggi tutto
Non mi ha entusiasmata granchè questo film e vedo che non sono l'unica. Ci sono alcune cose che però gli garantiscono la mia sufficienza: è la storia di due padri che soffrono, Diego (interpretato da Gassmann) perchè non si sente adatto al ruolo di genitore e Whalid (Amr Waked) perchè, rimasto vedovo, è costretto a crescere suo figlio da solo. Stringono…
Ricky Tognazzi quello che (di buono) poteva dare al cinema italiano l’ha già dato, e pure da tempo (“Ultrà”, “La scorta” e “Vite strozzate” sono tutti film con il loro significato), e questo dramma contemporaneo non fa altro che confermare il fatto che il suo talento sia ormai completamente sbiadito.
Diego (Alessandro Gassman) conosce…
Un soggetto e una storia interessanti ma un film nel complesso riuscito a metà: discreta la prima parte dedicata all'incontro e alla conoscenza tra i due protagonisti, manifestazioni di culture ed esperienze agli antipodi ma accomunati da un dolore famigliare; una seconda parte che si perde dietro improbabili vicende di spionaggio che non sono evidentemente nelle corde del regista
Tratto dall'omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, "Il padre e lo straniero" è indubbiamente una delle cose più interessanti che Tognazzi abbia girato di recente. Ciò purtroppo non sta a significare che il risultato sia particolarmente significativo o degno di nota, anzi, paradossalmente innervosisce quanto basta al pensiero di cosa sarebbe potuto essere al netto di tutta una serie di…
Ricky Tognazzi imbocca la strada del film d'autore, su problematiche gravi (dall'handicap infantile al terrorismo), lavorando su un romanzo di Giancarlo De Cataldo (Romanzo criminale), con il quale scrive la sceneggiatura, insieme alle per lui consuete collaborazioni di Graziano Diana e della moglie Simona Izzo. Come protagonista, buonissima è la scelta dell'amico Alessandro Gassman, che se la…
Un incipit promettente ed ispirato, però montato su un’opera che si perde nella nebbia dell’indecisione: sul genere a cui riferirsi, sul tono da dare alla recitazione, sul significato da attribuire alla storia. E che, forse per questo, si lascia prendere dall’affanno, impegnandosi in una disperata ricerca dell’effetto, purtroppo limitata al campo dei…
Ho letto anni fa il libro di De Cataldo da cui è stato tratto questo film, l'ho molto amato, e prestato e regalato, e l'ho riletto di recente, e per una volta libro e film, pur nelle lievi e inevitabili differenze, si integrano perfettamente. E' la storia di un quasi innamoramento fra due uomini: avvicinati dalla crudelissima infermità dei loro figli, in pochi…
Alessandro Gassman (Diego) riparte da una panchina. Come a evocare e omaggiare il fratello di Caos calmo Moretti. Questa volta il complice maschio è lo straniero Walid (Amr Waked) e l’incontro avviene nel giardino dell’istituto dove entrambi, quotidianamente, portano i loro figli affetti da handicap. Diego, insomma, è il simbolo del padre occidentale svuotato e imbarazzato di fronte alle…
E provo a fare a tracciare un primo bilancio con gli incassi Cinetel della sola giornata di ieri in attesa di capire in che direzione andrà il box… segue
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Commenti (2) vedi tutti
film alquanto altalenante molto Drammatico ma dall'incedere ondivago,occasione sprecata anche se sembrava per qualche momento della visione essere almeno piu' accattivante.voto.4.
commento di chribio1Un film che prometteva bene… ma una volta finito ti fa dire: poteva dare di più…Non è un film drammatico; non è un film d'avventura… rimane appeso in questa indecisione…Peccato…Comunque vale la pena vederlo.
commento di redmax