Regia di Brillante Mendoza vedi scheda film
Il giovane Iliac (C. Martin), proveniente dalla provincia, lavora come massaggiatore in un locale per uomini a Manila in seguito all'abbandono della famiglia da parte del padre alcolizzato. Un giorno il padre muore in ospedale e Iliac deve contribuire alla preparazione del funerale seguendo i riti tradizionali. Nel frattempo conosce al locale un cliente scrittore che si firma in arte Marina Hidalgo (A. Paule). All'uscita dal locale sta ad aspettarlo la fidanzata volgare e isterica.
Masahista - Il massaggiatore è il film d'esordio del regista B. Mendoza (1960), che ha già riscontrato successi in televisione nella pubblicità. L'intento del film, che ha avuto diversi riconoscimenti a vari festival mondiali, sarebbe quello di evidenziare la solitudine di molti omosessuali nel mondo del lavoro, nella società e nei rapporti familiari. La tematica di base non mi pare abbastanza ben delineata e approfondita, toccando soltanto il rapporto tra padre e figlio e anche quello tra Iliac stesso e lo scrittore, probabilmente visto come sorta di proiezione paterna, surrogato dell'affetto che invece apparentemente non nutriva il vero padre.
Mendoza si sofferma un po' troppo meccanicamente sul contrasto tra i corpi vivi e sensuali e il cadavere nell'obitorio, tra le modalità nelle sedute di massaggio (dove sembra anche voler affiorare una certa ironia non proprio riuscita) e gli usi nella vestizione e sepoltura del defunto, coinvolgendo poco nella narrazione e non riuscendo ad arginare una certa noia per buona parte del film. Qualche suggestione visiva qua e là per una regia tutto sommato convenzionale in un film a mio parere un po' sopravvalutato. Peccato. 5 1/2
Musica soffusa e banalotta di Jerrold Tarog.
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