Regia di Dino Risi vedi scheda film
L'esordio su lungometraggio di Dino Risi coincide con quello di Terence Hill. A parte questa curiosità, c'è proprio poco da ricordare di questo Vacanze col gangster, film realizzato con buona cura e senza sbavature, ma anche preda di una trama esile e di un'impostazione decisamente semplicistica. E' infatti una pellicola di bambini (i protagonisti sono un gruppetto di ragazzini di 11 anni) e sostanzialmente anche per bambini, destinata ad un pubblico interessato a qualche emozione e ad un lieto fine, senza troppi ricami psicologici nella storia. Il che, poichè tutto ruota attorno a detenuti (chi innocente e chi colpevole) e bambini, è sicuramente un limite. Risi affronta così per la prima volta le fatiche del regista a soggetto e sulla lunga distanza, avendo finora licenziato quasi solamente documentari e comunque pellicole di breve durata; se la cava dignitosamente e merita una menzione anche la sua firma in sceneggiatura, a fianco di quella di Ennio De Concini, un altro grande alle prime armi nel cinema. Terence Hill (qui, chiaramente, ancora citato come Mario Girotti) ha solo dodici anni e gliene occorreranno altri sedici per raggiungere una certa celebrità insieme allo storico sodale Bud Spencer, con Dio perdona... io no!, del 1967 (regia di Giuseppe Colizzi). Montaggio di Fraticelli, scenografie di Mogherini, musiche melodrammatiche di Nascimbene. 5/10.
Alcuni ragazzini ricevono per caso la richiesta d'aiuto di un carcerato innocente. Si organizzano per farlo evadere: ma al suo posto uscirà un altro, pericoloso detenuto...
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