Regia di Dino Risi vedi scheda film
Terence Hill ragazzino che fa il capobanda..... con regia di Dino Risi.
Primo film di Dino Risi, che è ancora alla ricerca di se stesso, ma che non si smentisce come regista di talento, un talento che quasi aveva nel sangue. Se infatti il film non è un capolavoro e ha un finale un po' arruffato e frettoloso, vi si vede comunque la mano di Risi, che dirige con senso dei tempi e inquadrature sempre riuscite. Io parlerei di un'agilità di regia, la quale è però bel lontana dalla fretta e dall'approssimazione.
Mario Girotti (futuro Terence Hill) è ancora ragazzino ma è giù disinvolto e impegnato (e fa a cazzotti...!). Do fatto, è lui il personaggio principale. Credo sia il suo esordio davanti alla macchina da presa. La scheda di Film TV parla di Carlo Pedersoli, ma il realtà è il suo compare a... comparire.
In una piccola parte, ma preminente nei titoli di testa, vediamo l'ex-”ladro di biciclette” Lamberto Maggiorani, nel ruolo di un condannato innocente. L'apporto dell'attore è minimo, ma evidentemente serviva una faccia avvilita e sconfitta, e quale se non quella dell'attore scoperto da Vittorio de Sica?
La vicenda è una storia di ragazzini che fanno banda (si usava ancora ai miei tempi, ora non più) i quali si dedicano non a fare i bulli e gli scavezzacollo, ma ad una nobile causa. Nella loro rappresentazione vi sono delle venature di ironia e umorismo: vogliono sembrare grandi e duri, ma sono in realtà dei ragazzini dal cuore tenero.
Devo però segnalare una stranezza. Il film viene trasmesso dalla Rai in un riversamento di buona qualità, ma, ahimé, molto più corto dei 90' minuti della scheda, cioè di 71'. O si tratta di un errore, o sono stati fatti dei tagli, che allora spiegherebbero il frettoloso finale.
La pellicola, con i suoi limiti, può essere di gradevole visione, e interessante come elemento di filologia: il primo film di Dino Risi e di Terence Hill.
Una curiosità: è un film quasi interamente al maschile, credo per caso.
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