Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
Un buon documentario, non retorico e non celebrativo, ma schietto e diretto. E' il ritratto di un attore che mi ha sempre interessato anche come uomo, benché mi piacciano quasi solo i suoi film degli anni '60 e non condivida molte delle sue idee. Tramite interviste a figli, amici e colleghi, a filmini amatoriali e spezzoni dei suoi film, esce un ritratto di un uomo che aveva i suoi sbandamenti ma anche grandi squarci di umanità, la quale lo rese gradito a tutti coloro che lo conobbero. Molto apprezzabili sono il suo amore per l'amicizia, il rispetto con cui trattava le persone, e la sua sensibilità per chi era nella sofferenza. Divertente l'aneddoto di come giunse a interpretare il film di Pupi Avati “La mazurka del barone....”, cioè perché sua moglie gli aveva messo in valigia la sceneggiatura sbagliata. Merita anche menzione come il documentario è stato realizzato tecnicamente. I molti filmati in formato 4:3 vengono piazzati interamente al centro del formato 1:85 del resto delle immagini, senza tagliarli cioè sopra e sotto. Oggi questo non viene fatto praticamente mai (vedasi i documentari di Giovanni Minoli, tutti i filmati originali tagliati...).
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