Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
Un ritratto affettuoso e mai ordinario, come si vede spesso fare da altre parti. Un figlia, che fa la regista, e che ha conosciuto per bocca di altri quello che era suo padre, dato che lei era giovanissima quando è morto. Noi spettatori ci godiamo queste interviste, mai leziosi e mai piena di luoghi comuni, ma si arrischia anche nell'ironia, tanto ancora è presente e viva la figura di Tognazzi. I figli partecipano in maniera giusta e nessuno dei loro discorsi ricade nell'ovvio o nel sentimentale, benché l'affetto è presente. Tognazzi è stato un nostro campione della commedia italiana, m come persona è stato una tipologia che va oltre i personaggi interpretati, essendo di un gusto particolare che ha cercato sia nella carriera che nella vita una dimensione fuori dal comune. Piccoli dice di lui proprio questo, che è stato un comico che ha avuto delle scelte drammatiche e grottesche che nessun altro attore ha potuto avere. Le sue scelte cinematografiche difficilmente erano ovvie e non per niente ha lavorato anche con registi giovani e non certamente commerciali, sfidando le regole dello star system. Colpiscono le intimità che ci regalano i filmini in super 8 ed il discorso accomunato dei figli avuti da donne diverse, escluso gli ultimi due; un'idea di famiglia allargata non convenzionale come si potrebbe pensare , ma in via naturale; i figli hanno avuto un bel rapporto fra di loro proprio per il comportamento del loro padre, che loro hanno sempre chiamato Ugo
Maria Sole ha fatto un ottimo lavoro e anche non facile, cercando di stare lontano dai luoghi comuni e dalle solite interviste scontate, ma tagliando e cucendo nei punti giusti e quello che ne viene fuori è qualcosa di vero e sorridente, come era lo stesso Tognazzi.
Una carrellata di vita vissuta vista nella maniera più sincera
Sergio Camamriere musica anche una canzone con parole di GianMarco
Ottima idea di regia in un film doc come questo
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