Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Grandissima prova di Giannini per una storia curiosa e intrigante. Impossibile non simpatizzare per Mimì, perdente in qualunque contesto e in qualunque momento della vita; la scena finale (l'uscita di prigione) è strepitosa. Ogni tanto la Wertmuller si perde, ma il ritmo è discreto. Non male.
Carmelo lascia la moglie a Catania e si trasferisce a Torino per fare l'operaio. Qui conosce un'altra donna ed ha un figlio da lei. Ma è costretto a tornare a Catania, dove intanto la moglie è incinta di un maresciallo. Non resta a Carmelo che sedurre la moglie del maresciallo. Che viene eliminato dalla mafia, ma la colpa ricade su Carmelo.
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Al contrario di te non apprezzo Giannini e in questo contesto particolare trovo la recitazione farsesca e fuori dalle righe. Nel film ho apprezzato la Melato e l'ottima caratterista Fiore e pertanto, per me, due stellette e mezza sono più che sufficienti (merito della Melato e Fiore). Un caro saluto
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