Regia di Hiromasa Yonebayashi vedi scheda film
quando lo studio ghibli chiama, che si fa?... non si accorre?... bisognerebbe insegnare ai genitori prima di tutto che andare al cinema al pomeriggio coi figli, non è sinonimo "facciamo un pò quel c...o che ci pare", siccome è costato la bellezza di otto euro, avrei gradito un pò più di rispetto e invece... sarò in credito dal moige per il futuro. comunque a parte le solite fastidiosissime noie da multiplex(e da gente da multiplex!!!)il film naturalmente è incantevole come al solito. non è un film per bimbi che si divertono con gli orchi verdi(con tutto il rispetto naturalmente), perchè la storia in effetti è adulta. la storia di un'amicizia che viene interrotta nel momento esatto in cui è nata. miyazaki in sceneggiatura ci insegna che insomma il mondo, nonostante sia meraviglioso, non è poi quel posto perfetto che si vorrebbe pensarlo o immaginarlo. la convivenza a volte è impossibile anche se la volontà c'è da entrambe le parti "avverse". senza neanche dirlo gli occhi sono deliziati da un'abbondanza tale di dettagli che sembra dimenticarsi di essere di fronte ad un cartoni animato. è la meraviglia a cui il pubblico affezionato dello studio ghibli è ormai talmente assuefatto da dimenticarsi che non sono immagini vere, ma a volte più forti del vero. ed è forse grazie a questa somiglianza con la realtà che veniamo ulteriormente incantati, perchè di punto in bianco nel vero subentra il meraviglioso, l'incanto, la magia il fatato! questo interscambio continuo tra realtà e magia che ci culla in un limbo di 80, 90 minuti nel quale però mai e poi mai siamo portati a scordarci dei pericoli del mondo reale in cui viviamo.
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