Regia di Eric Lartigau vedi scheda film
Fulgida Parabola contemporanea su dritto e rovescio dell'esistenza. Una disgrazia pone fine alla routine e sancisce l'inizio della vita: Paul fugge da tutto e sceglie la professione reporter a simbolo del tempo finalmente conquistato, ma nei piani che il fato ha in serbo per lui non c'è tranquillità. La vera beffa sarà scoprire, proprio sul più bello, di non volersi nascondere, mentre saggezza e spirito di sopravvivenza imporrebbero invece un autoesilio silenzioso. Peccato che Paul ne abbia già vissuto uno per anni e il richiamo della vita da recuperare sia irrifiutabile. Lartigau concede al proprio uomo sguardi consolatori su orizzonti fino a quel momento ignoti ai suoi occhi; fra silenzi e passi solitari affiora l'etica dell'autore, talmente intrinseca nella totalità del film da non essere affatto bisognosa di allegorie mirate. In questa mancata necessità va minimizzato il peso attribuibile al finale, brusca interruzione di un'avventura che potrebbe interrompersi due secondi più tardi o proseguire decenni. Meglio non sapere nulla e accettare serenamente il to be continued,
mantenendo integra la lezione tramandata da questo prezioso apologo. Idealmente dedicato a tutte le fughe liberatorie.
affascinante, all'insegna del dubbio
pochissimi avrebbe saputo far di meglio.
buona prova
brava
immenso ancora una volta
validissima
non necessita di presentazioni nè ulteriori approvazioni
particina
non male
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