Regia di Matt Reeves vedi scheda film
Tre anni or sono l'horror vampirico "Lasciami entrare",venuto dalla Svezia,con ritmi cauti ed invenzioni visive dovute anche al budget non altisonante,divenne rapidamente un cult.Storia d'amore maledetto eppure a suo modo innocente,trovava in un finale ineluttabile la giusta cifra che rendeva prezioso il lavoro:ed ecco la versione,pur battente bandiera britannica,per gli States,con il regista venuto fuori con la furbata targata J.J.Abrams "Cloverfield" Matt Reeves,ed il marchio Hammer riemerso dal limbo del tempo a dare una cornice "seria" all'operazione.Ambientazione nel New Mexico,attori americani,più soldi nella produzione,la trama praticamente ricalcata:eppure l'effetto non è il medesimo. Perchè se le atmosfere create nel prototipo svedese erano avvolgenti,ed il film cresceva via via che la pellicola scorreva,qui si registra più che altro lentezza e scarso coinvolgimento da parte dello spettatore:eppure,tecnicamente,forse si parla di una cosa anche superiore all'originale.Il problema è nella regia,che non ha mai un guizzo,un barlume di personalità,anche se è vero che trattandosi di un remake molto è stato fatto per ripresentare la storia fedelmente al modello:ma che si sia visto o no,salta agli occhi che nel dramma della piccola vampira e del vincolo di sangue e passione che porterà un complice a passarle la vita accanto e macchiarsi di delitti per assecondare il legame non trasuda,qui,nessuna empatia.Nonostante gli evidenti sforzi produttivi,"Blood story" sa troppo di riproduzione e non vive di vita propria.
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