Regia di Guillaume Canet vedi scheda film
Un presepe vivente di casi umani va in villeggiatura per distrarsi dall'agonia di un amico. Posizionato il dramma in un angolino sempre visibile, Canet esplora il sodalizio corale dei personaggi cercando tracce di vera amicizia: la scopre all'interno di basi sì autentiche, ma pesantemente corrose da inerzia e abitudine. Urge far chiarezza, eppure nessuno sembra (vuole?) accorgersene. La depravazione dei protagonisti viene scippata della gravosità e poi minimizzata attraverso l'umorismo; rientra tutto nei piani del regista, sottilissimo e brillante orchestratore di toni. Il maltolto viene restituito quasi contemporaneamente con un travaso centellinato di senso di colpa, avvertibile anche nelle risate più spontanee. Si impone lucida amarezza riflessiva che sbatte in faccia l'ovvio: la vacanza è una farsa, scommessa persa in partenza al sol pensiero della resa dei conti. Lo sapevano tutti fin dal principio. Commedia nel senso meno umoristico del termine, dal cast straordinariamente umano. Prendere atto che la vita continua non è affatto consolatorio, se vale per pochi: una grande lezione da cogliere al volo.
lunga ma mai stancante. Tutta da godere e assimilare.
sensibilissimo e attento. Ottimo.
eccellente
sempre splendida e bravissima
fra i migliori
molto bravo
si fa valere
non male
brava
buona prova
più che convincente
molto brava
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