Regia di Valerio Jalongo vedi scheda film
Jalongo azzecca il casting, la fotografia e varie scelte di regia in chiave antiretorica. Purtroppo la sceneggiatura a otto mani (con tanto di illustre collaborazione di Luchetti) porta il film in una zona grigia di indecisione narrativa in cui ad alcune buone annotazioni sul mondo della scuola e sul problema della 'giusta distanza' tra docenti e alunni fa da contraltare una rappresentazione dell'adolescenza pericolosamente incline a psicologismi d'accatto (vd. la ricerca dei surrogati genitoriali da parte del protagonista). Banale la colonna sonora.
P.S. Che questo film sia stato fonte di ispirazione per "Scialla"?
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