Regia di Tom Hooper vedi scheda film
Elegante e lineare, attori impeccabili, scenografie ben curate, dialoghi quasi tutti brillanti e arguti. Il ritmo è quello di una piece teatrale e il film un pò ne risente, anche per via di una regia abbastanza rigida e quasi tutta concentrata nei primi piani degli attori, che ne vengono sicuramente valorizzati a discapito però di qualche calo di attenzione di parte dello spettatore.
Colpisce l'alone di malinconia che aleggia sul re protagonista tanto quanto sul suo "logopedista", così come la scelta di mostrare soprattutto l'insolita e inizialmente difficile amicizia tra due uomini divisi da un'abissale differenza di ceto ed educazione che però si scoprono sostanzialmente simili, o meglio complementari di fronte agli obblighi dettati dalle circostanze della Storia. Quest'ultima resta un pò in disparte rispetto alla narrazione principale, tanto quanto basta ad inquadrare la vicenda.
Comunque sia film consigliato, e non solo a chi ama il cinema d'attori tipicamente British: infonde fiducia nelle proprie possibilità e nella propria personalità.
Non è molto presente, se ci fosse stata di più forse avrebbe arricchito ulteriormente la messa in scena.
Perfetto esercizio di stile: regia pulita e al servizio delle performances dei bravi attori.
Parte piccola ma significativa ed essenziale per lo svolgimento della trama: convincente.
Brava, contenuta ma al contempo incisiva.
Magistrale, molto empatica la sua interpretazione: oscar meritato.
Ruolo cucito addosso al suo istrionismo che non esclude punte di dramma.
Sarebbe piaciuto vederlo di più, ma comunque significativo.
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