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The Fighter

Regia di David O. Russell vedi scheda film

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La recensione su The Fighter

di steno79
7 stelle

David Owen Russell è uno dei più acclamati fra i registi hollywoodiani attivi dagli anni 90, già candidato diverse volte all'Oscar, di cui presto vedremo il nuovo film "Joy" sempre interpretato dai suoi attori-feticcio Jennifer Lawrence e Bradley Cooper. Finora il suo film che ho preferito è stato questo "The fighter" che si inserisce nel sottogenere sportivo, ma si potrebbe definirlo anche un dramma familiare condotto da una regia competente pur con qualche inevitabile semplificazione e spettacolarizzazione della materia narrativa. Qui racconta la storia del pugile Micky Ward e del suo fratellastro tossicodipendente Dicky Ecklund che gli fa da allenatore, delle tensioni familiari dovute ad una madre troppo possessiva che fa da manager a Micky, dell'allontanamento dei due fratelli e della riconciliazione finale in vista di un importante incontro per il titolo mondiale dei pesi welter. Il film è una ricostruzione piuttosto fedele della vita del pugile e ha il pregio di restare appassionante per buona parte della sua durata grazie ad una sceneggiatura che riesce a scandagliare con efficacia le dinamiche psicologiche in una famiglia disfunzionale. Russell è, fra le altre cose, soprattutto un ottimo direttore di attori e il suo talento lo si percepisce anche qui, dalle prestazioni che riesce ad ottenere dal cast: Mark Wahlberg è giunto ad una maturazione di interprete che mai si sarebbe sospettata ai tempi del suo esordio col nome di Marky Mark; Christian Bale continua con la sua recitazione da Actors Studio che lo spinge a dimagrire parecchi chili, come già fatto in "L'uomo senza sonno", ma la performance resta magnetica e convincente; Melissa Leo è autorevole nel ruolo ingrato della madre e Amy Adams mette in mostra la sua sensualità nel ruolo di Charlene, una donna di facili costumi di cui si innamora Micky. Grazie al cast il film acquista uno spessore emotivo che fa perdonare qualche passaggio un po' forzato; meritati a mio parere gli Oscar assegnati a Bale e alla Leo come attori non protagonisti. Le scene di combattimento sono girate secondo una modalità che é stata definita poco realistica da una parte della critica, e la drammaturgia risente dell'impostazione tipicamente hollywoodiana di una storia di caduta e redenzione con lieto fine obbligatorio; Russell nel complesso ha svolto un buon lavoro, ma il film ha qualcosa di convenzionale che alla fine non gli permette di diventare un'opera veramente memorabile.   

Voto 7/10

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