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The Fighter

Regia di David O. Russell vedi scheda film

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La recensione su The Fighter

di bradipo68
8 stelle

Questo film appartiene a un genere di difficile catalogazione se proprio non possiamo fare a meno di catalogarlo.Superficialmente si dirà che è un film di genere sportivo visto che racconta la storia di un pugile e della strada percorsa per arrivare al titolo mondiale.
Però non credo che sia così perchè di questo viaggio verso il tetto del mondo interessa poco la meta ma interessano parecchio  il percorso le tappe intermedie.
Allora che cosa è? Un dramma familiare? Ecco a mio parere siamo già più vicini:nel film viene narrata la storia di due fratelli solo per parte di madre,Mickey Ward e Dicky Eklund, che si ritrovano a essere le due facce della stessa medaglia.
Dicky, il più vecchio, ha avuto la sua occasione, ha mandato addirittura al tappeto il mitico Sugar Ray Leonard in un combattimento comunque perso, ma è stato fagocitato dal mondo degli abusi e delle dipendenze diventando una specie di larva che fugge a cadenze regolari dall'ambiente familiare.
E assapora anche la vita della patrie galere.
Micky, il più giovane,benchè frenato dalla madre/padrona che comunque ha sempre preferito sempre Dicky e letteralmente castrato dall'ambiente familiare, riesce ad acquisire consapevolezza dei propri mezzi solo quando si mette assieme a Charlene che lo convince a recidere quel maledetto cordone ombelicale che lo ha sempre soffocato.
The fighter comunque non è solo un dramma familiare:è anche la fotografia impietosa di Lowell,Massachussets, degradato sobborgo dormitorio che si culla nel ricordo del combattimento per il mondiale di Dicky e che non offre nulla ai suoi abitanti tranne che un bar in cui bere per dimenticare.
Tra Rocky,senza averne la retorica invadente e Toro Scatenato senza averne il guizzo semidocumentaristico,il film dell'altrove anonimo Russell ,si segnala per una progressione drammaturgica d'impatto, riuscendo a regalare emozioni che non sono solo quelle facili ricavate dalla vittoria a caro prezzo sul ring.
Sono quelle dei rapporti familiari che finalmente cambiano, sono quelle del tempo della fratellanza e della comprensione.
Il combattimento metaforico  dei due fratelli termina allorchè Mickey riesce ad uscire dall'ombra di Dicky e quest'ultimo finalmente comprende che è venuto il momento dell'altro per stare sotto i riflettori.E con lui lo capiscono la madre  e le improponibili sorelle.
The fighter lascia molto più spazio a quello che succede attorno al ring che al ring stesso.
E'un film sull'occasione della vita che finalmente può essere sfruttata.
Monumentale come al solito la prova mimetica di Bale che porta sempre al limite il suo fisico per entrare meglio nella parte, riuscendo anche a rubare in più di un'occasione la scena a Wahlberg che di questo film dovrebbe essere il protagonista, eccellenti i comprimari a partire da un'inedita Melissa Leo, inacidita dagli anni e forse dall'improbabile tintura bionda del baldacchino che si porta sopra la testa, fino ad arrivare a una carnosa Amy Adams che ha salutato ormai i tempi in cui faceva la principessa senza macchia per Disney.
The fighter, film dalla genesi assai travagliata, si rivela una scommessa vinta.
E' la vittoria del sogno sulla brutta realtà che lo circonda.
Per una volta ci piace che sia così.

Su David O. Russell

regia vigorosa,seza sbandamenti

Su Christian Bale

ruba la scena a Wahlberg

Su Mark Wahlberg

non è male ,ma l'altro lo svorasta

Su Amy Adams

passionale,concreta,verace

Su Melissa Leo

madre/matrigna in acido

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