Regia di David O. Russell vedi scheda film
Ancora una volta il ring e i suoi protagonisti. Ancora una volta il tema del riscatto. Ancora una volta due fratelli (e un rapporto portato in scena in modo canonico se non addirittura rozzo in più parti). Ancora una volta un racconto tratto da una storia vera con i reali volti corpi e voci a intervallare i titoli di coda. Ancora una volta Oscar ad interpretazioni di personaggi sopra le righe, il tossico e la madre chiocciamanager. Non parliamo del grottesco: le sorelle dei due pugili urlano pietà. Il miglior lavoro attoriale in questo The Fighter a mio personalissimo avviso lo compie Mark Whalberg, con tutto un campionario di mezzetinte estremamente ben delineate e in costante difficile oscillazione: l'insicurezza e la determinazione, l'autostima e la vergogna, l'amore materno e la passione di coppia, la dedizione e la disciplina, l'onore e la responsabilità, la cortesia e la sportività, la capacità d'incassare (non solo pugni) e la personalità di imporsi (anche e soprattutto nella vita). Si segue, non ci si annoia, poco più. Gradevole colonna sonora.
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