Il Dr Kruger vuole dare un senso al suicidio nella sua clinica dedicata alla morte. La sua clinica riceve addirittura delle sovvenzioni statali per trasformare una tragedia in una atto medicalmente assistito. E così ogni mattina il dotto Krueger riceve file di malati che spiegano le (non) ragioni secondo le quali loro avrebbero diritto di accedere al protocollo "terapeutico" finale. E quando la decisione è presa, ciascuno ha diritto a un ultimo desiderio. Così il sogno umanista del dottor Krueger sembra prendere il largo: dominare la pulsione di morte, inquadrarla. Ma non ha fatto i conti che qualcosa che sopravanza tutto ciò: la morte stessa.
Note
Se Bergman con la morte ci giocava a scacchi, qui la si prende in giro, la si rispetta, la si onora e la si combatte, la si rincorre e la si fugge. E se potessimo vederla e parlarci sarebbe come quella di L’armata Brancaleone (i pazienti altro non sono che questo). Una pellicola speciale che vi farà... morire dalle risate.
Film in bianco e nero, decisamente originale. Alcune parti sono decisamente dure, mentre altre rientrano nella commedia, con personaggi e situazioni spesso sopra le righe. Film tutto sommato abbastanza godibile.
Uno studio condotto in Canada ha valutato in 850,000 dollari il costo societale medio di ogni suicidio, da intendere come il calo della produttività del singolo individuo per gli anni potenziali di lavoro perduti, e da moltiplicare per il milione di suicidi che si verificano ogni anno nel mondo. È questa la ragione meramente economica che ha spinto il governo belga a sovvenzionare… leggi tutto
Li mortacci sua. Del dr Krueger, un serafico Aurélien Recoing,. O almeno i suoi aspiranti spiranti. Bizzarre creature protese verso l’oblio in pose grottesche. Folli, viziate, assurde anime in pena in ritiro pre dipartita sulle montagne svizzere a inventarsi un modo creativo di darsi la morte, forse per riscattare un’intera vita senza succo. Il bianco e nero acido aiuta a creare… leggi tutto
In un freddo sabato sera romano io e il Ballestrero decidiamo di andare al cinema nonostante non ci sia nulla da vedere… io però riesco a scovare questo Kill me please che ha tutte le carte in regola per essere una mazzata oppure un bel film. Lo propongo sperando ardentemente nella seconda ipotesi. Arriviamo all’Eden che è stracolmo ma stranamente la sala di Kill… leggi tutto
Un film che per le tematiche che tratta avrebbe potuto caricare maggiormente sui dialoghi piuttosto che sui personaggi. La pima parte del film, drammatica ironica e grottesca, direi che è notevole, ci ambienta, in un vivido bianco e nero, nella clinica del dott. Kruger adibita al suicidio assistito.
Personaggi diversi, ma accomunati dalla delusione della propria…
Film che ha nella Storia da presentare allo Spettatore il Suo punto forte ma che poi dopo una 1° parte abbastanza strana ma accettabile per interesse,man mano il tutto poi si scioglie lentamente (come la neve nella Pellicola ...) e rimane un finale abbastanza sconcertante in fatto di colpi di scena !!! voto.5.
Un film che ha dell'incredibile,quasi repellente,che mischia horror ,commedia e grottesco con un finale tragico ,dove muoiono quasi tutti.Gia' una clinica di suicidi assistiti e' qualcosa di surreale che spinge a seguire la pellicola per vedere fino a dove vuole arrivare.Curioso e non per tutti.
un tema nero e particolare è al centro di questa pellicola belga: il suicidio assistito. infatti ci racconta la storia di questa clinica sovvenzionata dallo stato dove aspiranti suicidi vengono prima dissuasi a cambiare idea e poi, in caso di falimento, di rendergli il gesto il più possibile piacevole. il tema è duro e controverso ma l'aria di semplicità, il bianco e nero e la scenenggiatura…
Il film di Olias Barco, vincitore del premio Marc’Aurelio per la miglior opera al Festival del Cinema di Roma edizione 2010, possiede tratti somatici decisamente invitanti ed affronta un tema tosto come il suicidio assistito con consapevole sprezzo del pericolo.
Purtroppo però, secondo me, non è tutto oro quel che luccica, anche se rimane un film da vedere a prescindere.
Il…
Che cosa ha di speciale questo Kill me Please che ha vinto a mani basse il Festival Internazionale del film di Roma nel 2010? Niente. Anzi tutto. Opera postmoderna girata in un bianco e nero d'annata è una pellicola che gioca di sponda con il senso religioso di chi la sta guardando. C'è che resterà inorridito e chi guarderà interessato,sicuramente la pellicola di Olias Barco non sarà…
Li mortacci sua. Del dr Krueger, un serafico Aurélien Recoing,. O almeno i suoi aspiranti spiranti. Bizzarre creature protese verso l’oblio in pose grottesche. Folli, viziate, assurde anime in pena in ritiro pre dipartita sulle montagne svizzere a inventarsi un modo creativo di darsi la morte, forse per riscattare un’intera vita senza succo. Il bianco e nero acido aiuta a creare…
La clinica del dottor Kruger ha lo scopo di accompagnare i propri ospiti verso la morte, tramite suicidio assistito, previo periodo di soggiorno nella struttura durante il quale i clienti vengono aiutati a metabolizzare il loro disagio con l’intento di dissuaderli. Nel caso, però, permanga la volontà di farla finita, si procede. Durante il film apprendiamo che i suicidi costano alla…
Se stessimo parlando di uscite al cinema diremmo che si tratta di un mese ingolfato, ma per fortuna in videoteca (con delle eccezioni dovute ad un mercato con… segue
Se il suicidio è un diritto, allora deve essere regolamentato. Se, invece, è una piena espressione della libertà individuale, non dovrebbe essere soggetto ai vincoli della morale, né potrebbe essere un’azione “assistita”. La clinica diretta dal dottor Kruger si fonda sulla prima ipotesi, che inquadra l’assassinio di se stessi in una cornice…
Ora, io sono abituato ai film grotteschi e, soprattutto, belgi, paese che ultimamente sta sfornando i film più originali della cinematografìa europea, ma questo non lo capisco. Eutanasìa, bianco e nero, personaggi "borderline", splatter, qualche scena azzeccata. Indecifrabile, anche se rimane decisamente qualcosa di diverso e per certi aspetti affascinante.
Nel mondo ogni anno, si registra un milione di suicidi e ognuno di essi costa alla collettività 850mila dollari che fanno in totale 850miliardi di dollari, secondo un'indagine condotta in Canada. Un problema sociale gigante presentato con estrema lucidità dal dottor Kruger titolare di una clinica francese in cui si pratica l'eutanasia medicalmente assistita. Una serie di…
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Commenti (3) vedi tutti
Film in bianco e nero, decisamente originale. Alcune parti sono decisamente dure, mentre altre rientrano nella commedia, con personaggi e situazioni spesso sopra le righe. Film tutto sommato abbastanza godibile.
commento di green70Il bianco/nero fa la morte bella, ma poi tutto diviene un po' macabro-splatter. Va tutto morto bene, e i conti del suicidio non tornano…
commento di stenlioQuesto film è decisamente più crudo e quindi meno leggero dell'idea che mi ero fatto. Giusto vederlo, ma non credo che lo riguarderò.
commento di sam ha smesso di suonare