Regia di Farhan Akhtar vedi scheda film
Negli ultimi in India ne sono usciti diversi di titoli d'azione interessanti e di notevole spettacolarità, categoria a cui rientra di diritto anche questo DON con tanto di sequel nel 2011. Qui si può inoltre contare su un ottimo cast, a cominciare dal protagonista Shahrukh Khan che ricorda Al Pacino in Scarface. La storia vede al centro la carismatica figura di Don, uno spietato capo della malavita coinvolto in un giro internazionale del traffico di droga. Durante uno scontro con la polizia, Don viene finalmente catturato dal poliziotto De Silva da tempo sulle sue tracce. Costui decide di tenere nascosto il vero Don e di sostituirlo con Vijay, un comune cittadino che è il sosia perfetto del boss. Vijay dovrà quindi infiltrarsi nell'organizzazione di Don, fingendo di aver perso la memoria e di recuperarla gradualemente in modo da smascherare gli altri pezzi grossi. Silva è però l'unico a sapere della sua copertura, dopo la morte del poliziotto Vijai si trova così braccato sia dalla polizia che dai malavitosi. L'unica prova in grado di scagionarlo sarebbe un dischetto, contenente gli affari di Don, consegnato di persona a De Silva. Gli unici aiuti su cui Vijai può contare sono quelli di Roma, una ragazza che voleva vendicare il fratello ucciso da Don, e dell'ex ladro Jasjit che ha perso la moglie o ora deve salvare a tutti i costi il figlio. Le cose sono però ben diverse da come appaiono... Film molto ricco e avvincente, capace di far trascorrere le quasi tre ore di durata in un baleno. Le arti marziali, la musica, l'azione, il dramma e le coereografie di ballo vengono amalgamate alla perfezione, evitando quasiasi calo di ritmo e mantenedo sempre vivo l'interesse della storia. Come spesso accade nel cinema di Bollywood l'elemento musical assume un'inportanza determinante, ma le sonorità sono sempre vivaci e orecchiabili e non influiscono più di tanto con il proseguire della trama. Indovinati inoltre i tempi degli avvenimenti che si susseguono, le scenografie dei combattimenti e delle seqeunze ballate oltre ai continui colpi di scena del finale. Se non si conosce lo stile filmico di quel Paese si può restare spiazzati appunto dai momenti muscial e dalle danze di gruppo, piuttosto lunghi e inaspettati, che però li ho trovati molto gradevoli. Nel complesso il risultato si mostra riuscito e piacevolissimo con un'azione costante e tante trovate originali, se si gradisce il genere sicuramente consigliato
Ottima
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