Regia di Zack Snyder vedi scheda film
Film che ha parecchio diviso. E anche per me, ha punti di forza e motivi di debolezza, più o meno in egual misura. Prima di tutto, è una grande colonna sonora. Tanto grande che il film, per me, ne diviene contorno. Se non sbaglio, stiamo parlando di cover, in molti casi (non tutti). Si va da Sweet dreams, alla magnifica Army of me, di Bjork, alla evergreen White rabbit, dei Jefferson Airplane, poi rifatta da molti (a me piace molto una versione dei Durutti Column), ma pure qua venuta benissimo. E tante altre, tra cui la celebre Tomorrow never knows, dei Beatles, che io conobbi in prima battuta nella bella versione dei Monsoon, negli anni ’80, e che qui viene ripresa da altri ancora. Insomma, chi ha scelto le canzoni, ha le contropalle, ha pescato tra il meglio (e il meno scontato) della musica pop.
Poi c’è il film, no? Le canzoni solitamente sono accompagnate da scene di forte action, c’è molta energia, grazie anche alla regia ipercinetica e alle coreografie manga, con scenari ed effetti di rara potenza visiva. La storia in realtà conta poco, e non vale molto. C’è una storia triste, che diventa un’altra storia, nella testa della protagonista, e a sua volta un’altra ancora. Le protagoniste sono 5 ragazzine (cinque attricette già viste altrove, tutte e cinque in cerca di affermazioni per ora mai avvenute). Ma come dire, della storia sarebbe da fregarsene, dato che è banalotta, semplice, già vista e tutto sommato, non è qua il fulcro del tutto. L’altro elemento è sicuramente dato dai costumi. Le ragazze (la cosa ha suscitato in giro per il mondo varie polemiche) sono discinte (ma zero tette e culi). La protagonista ha minigonna e autoreggenti, per dire. Il tutto è assolutamente gratuito (ok, nella fantasia lavorerebbero in un bordello, ma non lo fanno mai), apparentemente senza scopo, se non di morbosa curiosità. Eppure, suonerà strano, sono costumi “giusti” e altri non sarebbero stati così adatti. Anche le nere mutande della protagonista, insomma, concorrono al tutto. Il film per me è tra il 6 e il 7. Molta critica l’ha disprezzato e bastonato: non gli è sembrato vero potere demolire il regista Snyder (300, Watchmen, etc…); se poi lo stesso film l’avesse fatto un esordiente, la stessa critica ne avrebbe esaltato il visionario inizio attività, perché così va il mondo. Va infine ricordato che al botteghino è stato una catastrofe.
FOR-MI-DA-BI-LE
Ottimo lavoro, ma equivoco
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