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Sucker Punch

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Sucker Punch

di GARIBALDI1975
8 stelle

Spesso leggo gli articoli di professionisti della critica cinematografica e - solo per alcuni di loro- provo compassione, perchè avverto in essi una sorta di costrizione a trovare un "senso", una forma di razionalità, quasi a tutti i film, fanno eccezione -ovviamente- per quelli girati da registi come David Lynch e simili per i quali, a priori, chi si approccia alla visione già sa che deve perdere ogni idea di sensatezza, che svanisce come fumo innanzi alla spietata volontà del regista di trasmettere follia, sconsideratezza,  sconcerto. Ma anche questo modo di porgersi allo spettatore del regista, spesso, ha un suo significato razionale. Umanamente questo meccanismo culturale di trovare un senso a tutto lo posso anche concepire (pur non condividendolo), ma perchè questo approccio, questo lasciarsi scorrere il film -senza opporre le barriere della razionalità- non vale per altri giovani registi che devono considerarsi folli e insensati a modo loro? A mio avviso il problema si pone a causa del fatto che il critico (che lo fa per professione) deve persuadere il proprio editore a non considerarlo troppo 'immaturo', fuori dal canone,  e così  si mandano al macero della più sprezzante critica piccoli e nuovi gioielli che solo il grande pubblico (quando gli viene data la possibilità) può esaltare nella galleria del cinema che rimane alla storia. Altri critici professionisti, invece, sono più semplicemente onesti quando fanno intendere che si sentono delusi e infastiditi da questo nuovo modo di fare cinema. Questa critica, invece, è più saggia e avveduta perchè si limita a non condividere una certa forma d'arte. E mi riferisco al cinema di un folle, di un matto, ... o come credo io, di un genio che tale sarà considerato tra qualche decennio; all'autore di “300”, di “Watchman” e di “Sucker Punch” (le sue opere maggiori, rispetto al più sommesso Man of Steel, il meno efficace dei suoi film), ovvero Zack Snyder.  In questo senso noi che facciamo tutt'altro nella vita abbiamo almeno la possibilità di essere più liberi, o meno condizionati (dipende dai punti di vista), nell'esprimere le nostre idee e questo è uno dei tanti vantaggi di leggere le recensioni della community di FilmTv.
 
Allora io dico: "poveri critici cinematografici che devono dare un senso a qualunque film anche ad una follia allo stato puro come SuckerPunch ". Così questo film è stato definito dallo stesso autore / sceneggiatore / regista, infatti  Zack Snyder ha descritto il film come «la cosa più folle che abbia mai scritto», un «Alice nel Paese delle Meraviglie con le mitragliatrici», con draghi, bombardieri B-25 e case chiuse. D'altronde, anche la Warner Bros in accordo con Snyder,  ha dato al film il titolo dal significato letterale più appropriato, ovvero "pugno a sorpresa", "conseguenza imprevista", ... si un pugno in faccia o allo stomaco di chi vede questo folle film con le difese immunitarie della razionalità alzate al 100%.
 
 
 
Mi piace, su questo tema, citare un altro genio, Truffaut che disse:"il film di domani non sarà diretto da funzionari della fotocamera, ma dagli artisti per i quali le riprese di un film costituiscono una meravigliosa ed emozionante avventura", ciò che Sucker Punch è e vuole essere, nient'altro. O almeno così lo percepisco io.
 
Un cenno sulla trama … Negli anni ’50, la giovanissima Baby Doll (Emily Browning), accusata ingiustamente di aver ucciso la sorella in un attacco di pazzia, viene portata dal patrigno nell'istituto di igiene mentale per rinchiuderla definitivamente; viene programmata la lobotomia della ragazza. La protagonista è determinata a combattere per la sua libertà, così convince altre quattro ragazze ad unirsi ad essa. Mentre Baby Doll sta per subire la lobotomia, l'ambiente diventa un colorato e decadente bordelloburlesque, nel quale lei è stata portata per ballare e compiacere un misterioso "Giocatore", che arriverà fra cinque giorni. Qui farà la conoscenza della schietta Rocket (Jena Malone), di sua sorella maggiore la riluttante Sweet Pea (Abbie Cornish), di Blondie (Vanessa Hudgens) e della leale Amber (Jamie Chung), tutte detenute / ballerine che come lei sognano di fuggire. Durante la prima lezione di danza della maestra Vera Gorski (Carla Gugino), Baby Doll si ritrova in un tempio nel Giappone feudale, dove incontra un uomo saggio (Scott Glenn) che le suggerisce come scappare dall'istituto, dicendole che serviranno cinque oggetti: una mappa, un fuoco, un coltello e una chiave. Il quinto è un mistero e l'uomo le dice che sarà un atto di sacrificio che dovrà scoprire, prima che la inciti a difendersi contro tre demoni samurai con la katana e la colt M1911 che le ha consegnato.
 
 
Per chi si approcci a questo film è meglio informarsi che il racconto presenta una realtà a tre livelli, tre ruote parallele e concentriche, che si muovono cronologicamente sincronizzate, senza flashback temporali:
 
-          la prima è la realtà costituita dall’ospedale psichiatrico;
 
-          la seconda è la fantasia di Baby Doll, che viene presentata come uno  eccentrico e decadente bordelloburlesque, una sorta di “casa chiusa” d'alto borgo;
 
-          mentre la terza è un mondo fantasy, molto simile ad un videogioco, che si innesca solo quando Baby Doll inizia a ballare nel secondo livello, ovvero nel bordelloburlesque. La ragazza danza e si innesca automaticamente questo sopralivello di fantasia. (Che idea affascinante!).
 
Ovviamente, la parte più intrigante del racconto si sviluppa proprio nel terzo livello dove le ragazze sono impegnate in vere e proprie missioni tipo videogame alla ricerca di cinque oggetti che servono per guadagnare la libertà, per trovarli dovranno sconfiggere demoni, draghi, zombie nazisti e orchi.
 
'Sucker Punch ' è una fuga nella fantasia adolescenziale che risucchia lo spettatore.   Baby Doll sfugge al suo destino ritirandosi in un mondo di fantasia come strada di fuga per difendersi dalle brutture e torture della realtà.  L'azione fa da padrona in questo film. Le colonne sonore sorreggono la sceneggiatura in ogni circostanza, con cover degli Eurythmics, con il classico " Sweet Dreams ". La musica rende il film decisamente coinvolgente contagiandolo  di energia , anche se a volte si ha la sensazione che si stia vedendo un enorme video clip di due ore.
 
Snyder non è un grande sceneggiatore, anzi in questo caso è proprio mediocre, ma racconta le sue storie con immagini forti. Il concetto di  sogno nel sogno permette al regista di combinare delle immagini coerenti ma scioccanti.
 
Certo può far discutere lo stile di 'Sucker Punch': le gigantesche ciglia finte, le acconciature e gli abiti ‘infantili’ delle protagoniste, che non sono certo per tutti i gusti, ma si adattano allo stile video game che predomina l'atmosfera del film.
 
 
Se siete disposti a staccare dalla realtà per due ore, immergendovi nella fantasia più sfrenata e con l'acceleratore sempre schiacciato su l’action movie, allora questo è il film che fa per voi. Abbassate le barriere della razionalità e lasciatevi scorrere questo bombardamento da 'Sucker Punch', questo  "pugno a sorpresa"…  "conseguenza imprevista" che il regista sin dal titolo voleva assegnarci.
 
Voto:7,5.

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Ultimi commenti

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  2. M Valdemar
    di M Valdemar

    È parso anche a me che molte critiche siano state esageratamente (e preventivamente?) cattive. Non ho il vostro stesso entusiasmo, però nel complesso il film lo reputo un discreto prodotto d'intrattenimento. Alcune buone idee, molte (troppe) esagerazioni, un'estetica e un'iconografia sovreccitate, al limite (tra il grandioso e il ridicolo), validissimi brani in colonna sonora. E poi un ciurma quasi tutta al femminile che non è che se ne vedano tante in giro (brave sia la Browning che la Malone). Ciao.


  3. EightAndHalf
    di EightAndHalf

    Non ho visto il film, ma posso capire l'entusiasmo. In particolare ci si scorda che Snyder è pur sempre regista di uno dei migliori film-zombi dei nostri tempi, 'L'alba dei morti viventi', remake anch'esso accelerato e brutale, per niente banale, addirittura osannato dalla critica. E' più che altro con '300' che il regista si è gettato la zappa sui piedi. Ma in ogni caso, anche apprezzando Truffaut, attenzione alla funzione dell'arte (cinematografica): non è solo evasione, è anche capire parti della realtà a noi recondite più in generale, che sia la fantasia o che sia l'oggettiva irrazionalità di tutti i giorni. Ecco perché secondo me Truffaut parlava di qualcosa molto più ampio che della semplice 'esplosione della fantasia'. Il cinema è addirittura qualcosa di più 'utile', senza per questo perdere la sua funzione dell'arte: il film più realistico, che ha maggiore aderenza alla realtà, che non può essere un evasione, non è necessariamente frutto di una 'sega mentale' (nessuna critica esplicita al commento di Dolly, che è anche più avveduta perché ha visto il film) ma è un nuovo squarcio sul nostro mondo. 'Sucker Punch', che non sembra realistico affatto (!), aderisce, almeno per quel che leggo, alla funzione più 'semplice' del cinema, l'evasione, ma non è certo l'espressione massima del cinema. Quindi, a prescindere dalla volontà di 'staccare', non so quanto il film possa incarnare l'idea di cinema che ha espresso Truffaut: il reale (e lui stesso lo dimostra) è già una meravigliosa/terribile/nostalgica/aggressiva/inquietante avventura. Ciao! (cercherò di recuperare il film)

  4. dollyfc
    di dollyfc

    @EightAndHalf...ok al passo. Io sono quella che ogni tanto deve mettere un pò di pepe in giro altrimenti diventa tutto troppo serioso. Nonostante questo però , devo dire che proprio grazie alla mia sfrenata fantasia ed alla voglia di evadere poi trovo piccoli spunti utili anche in film baracconi e irrazionali come questo, infatti già una volta dissi che si poteva apprezzare il fatto che le ragazze sviluppano una certa forza di volontà con l'aiuto della fantasia , mica succedeva davvero quello che vediamo noi , era solo sogno, ma sogno che le spronava a ribellarsi. Tutto qui e non è poco per me , quando a volte film che hanno la pretesa di sapere tutto del mondo e della psicologia umana mentre io ci vedo solo auotcompiacimento ,voglia di mettersi su un piedistallo e guardare tutti in basso e ....sempre quelle di cui sopra ...poi più che d'accordo con te , ma davvero non tanto per dire, che " il reale è già una meravigliosa/terribile/nostalgica/inquietante avventura e proprio per questo a volte non è necessario strafare per parlarne. Ciao a tutti .

  5. GARIBALDI1975
    di GARIBALDI1975

    Ero sicuro che amanti dell'action movie come voi, @dolly e @mike.wazowski, sarebbero stati un terreno fertile per il giovane Zack Snyder che fa della dinamicità delle immagini e del racconto il suo punto di forza; l'argomento che invece vorrei enfatizzare è la capacità innovativa e spregiudicata che fa della fotografia e della CGI che è sempre di una bellezza sorprendente. Grazie @valdemar per la tua partecipazione che vale a rappresentare quella fascia di spettatori che -del tutto legittimamente- possono non gradire il 'sovraccarico' al quale facevi cenno e che nei film di Snyder è sfacciato. Ma è una questione di gusti; un pò come il peperoncino, può anche piacere in se, ma il concetto di qb (quanto basta) è del tutto personale.
    Caro @eightandalf, siamo certamente sicuri e d'accordo, oltre che è pacifico il fatto che Truffant rappresenta quel tipo di cinema che è proprio diametralmente opposto a quello di Snyder (anzi loro due sono prorio Yin e Yang, cinematograficamente, realismo e smodata fantasia), ma la citazione di Truffant mi è sembrata opportuna perchè il critico / regista / sceneggiatore / produttore francese se ne fregava di rientrare nei canoni, in certi schemi per compiacere o rassicurare i finanziatori; a suo modo sulla scia del neorealismo ha presentato un nuovo modo di fare cinema, che non è da "funzionari" del settore, ma pura arte. Inoltre, l'attenzione che Francois Truffant ebbe anche per i lavori del Maestro Hitchcock oltre che i suoi studi sui piani di ripresa evidenziano come era attentissimo alla NARRAZIONE VISIVA, ovvero a ciò che da sole raccontano le immagini, anche senza parole. In questo senso va letta la proposizione, in antitesi con i 'funzionari', "artisti per i quali le riprese di un film costituiscono una meravigliosa ed emozionante avventura". Ad ogni modo, devo suggerirti la visione in prima persona del film che rimane possente nelle immagini e nelle colonne sonore che lo accompagnano, non è prezioso nella sceneggiatura, ma l'incipit e la conclusione palesano un messaggio che fa da chiave di lettura al film tutt'altro che banale. Secondo me è molto più che un film di intrattenimento. Ma non voglio aggiungere altro per non levarti il gusto e fare antipatiche anticipazioni sul finale. Grazie della vostra attenzione e vi saluto calorosamente.

    1. AndreaVenuti
      di AndreaVenuti

      Visivamente notevole(ovvio se questo progetto fosse stato diretto da un Miike o Tarantino allora adesso parleremmo di un capolavoro) , regia confusionaria e poco fine (abuso dello slow-motion e della CGI)ma con alcune trovate interessanti, sceneggiatura a più livelli apprezzabile e finale notevole ; non avrei mai pensato di dirlo ma questo film di Zack Snyder merita una visione (Zack secondo me ha uno stile pop nell'utilizzo del colore e della messa in scena che apprezzo molto però secondo me non gira benissimo o meglio è consapevole di girare in maniera mainstream per facili guadagni, potrebbe e dovrebbe fare molto di più)

  6. LoLori
    di LoLori

    Una volta lo puoi vedere... e ti può piacere...
    La seconda ti senti scemunito.
    Ps Meglio il secondo livello... più umano!

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