Regia di Tony Scott vedi scheda film
"Simbolo del cinema estetizzante degli anni 80, Tony Scott rischia perversamente di assurgere al rango di classico suo malgrado. E ciò che una volta sembrava cinema da contrastare, oggi, nella sua plateale (e indifendibile?) inattualità, assume invece i contorni di una paradossale e testarda politica autoriale." scrive la rivista Film Tv e noi non possiamo dargli torto. Maestro dell'estetica videoclip, presente in dosi piccole o grandi un po' in tutta la sua produzione, e del cinema adrenalinico, il compianto regista chiude in bellezza la sua breve carriera 30nnale con quello che potrebbe assurgere a suo capolavoro personale. Ridicolo cercare la politica dove non c'è, una volta i danni erano provocati da terroristi e i "buoni" (!?!) yankee avevano (l'in)grato compito di salvare il Mondo, stavolta il pericolo si gioca tutto in casa e viene dall'inadempienza di un tecnico delle Ferrovie e il problema lo risolvono alcuni suoi colleghi, più tosti delle autorità militari e di alcuni superiori testardi. Da un fatto di cronaca accaduto nel 2001 un film dove la tensione è mantenuta alta dall'inizio alla fine (come fa notare in un saggio critico quella perla di Roger Ebert!). Inizia con l'errore di questo ferroviere che scende da un treno (il "bestione" 777) senza essere sicuro di aver azionato esattamente l'impianto frenante e continua con uno stile adrenalinico tra il videoclip e l'action fremente con qualche inserto documentaristico da finto Tg. Oltre non si può rivelare per non rovinare sorprese, perché su una trama simile l'appellativo è "cosa succederà adesso?", nel quale proprio nulla è prevedibile. Cominciato dal regista Martin Campbell, che è stato sostituito (a riprese appena cominciate) dal King of Action Tony Scott. Inutile cercare per forza la retorica dove non c'è, stavolta solo buona ed innocente azione. Splendide anche le location tra le foreste della Pennsylvania. Uno dei film migliori col quale si è iniziato il nuovo decennio cinematografico!
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