Regia di Colin Strause, Greg Strause vedi scheda film
Jarrod e la fidanzata Elaine si recano a Los Angeles, per festeggiare il compleanno dal ricco amico Terry, che vive in un appartamento ad un piano alto di un lussuoso residence. La serata trascorre lieta, ma si conclude in malinconia. Elaine è incinta, ed informa Jarrod, che non ne rimane propriamente entusiasta. I personaggi trovano, però, presto, ben altri motivi per essere preoccupati. Poco prima dell'alba, la città è oggetto di un'invasione aliena. Le presenze extraterrestri hanno necessità dei cervelli degli uomini; irretiscono le persone proiettando una luce blu intensa, che li attira e causa una mutazione nel loro corpo. Jarrod, Elaine ed alcuni amici si salvano, ma rimangono di fatto prigionieri nel residence. I tentativi di fuga falliscono; al pericolo rappresentato dagli alieni, nel frattempo dispiegatisi sulla città con gigantesche astronavi, si aggiunge quello costituito dalle armi convenzionali umane. Un film d'azione a tema fantascientifico, che ho apprezzato esclusivamente per gli effetti speciali, curati da una società specialista nel settore, la Hydraulx, di proprietà dei registi, i fratelli Colin e Greg Strause. L'evoluzione della trama è prevedibile. I personaggi, scialbi nella caratterizzazione, muoiono in una sequenza ravvisabile in molti altri canovacci analoghi: prima tocca ad un "fedifrago" con la sua complice; poi a chi fa scelte in contrasto con la volontà del co-protagonista; infine - unica sorpresa - proprio al co-protagonista, che però "rinasce" in un corpo alieno, con lo scopo di difendere la sua donna e la creatura che porta in grembo. La sceneggiatura è bucata come un colabrodo; i personaggi, pur commettendo un errore dietro l'altro, riescono incredibilmente a sopravvivere ai ripetuti assalti degli alieni, creature biomeccaniche di varie dimensioni e forme, una delle quali vagamente ispirata all'"Occulto Supersovrano Dell'Universo", presente in "Howard E Il Destino Del Mondo". Questi esemplari, in grado di attraversare il vuoto siderale e di assemblare veicoli spaziali in grado di riassemblarsi in autonomia dopo un'esplosione atomica, mostrano un particolare interesse verso i cervelli umani, che riutilizzano inserendo in corpi generati da apparati a bordo delle loro macchine volanti. I personaggi prigionieri nel condominio di lusso, riescono a tener loro testa per un bel po' di ore, anche grazie all'intervento di valorosi (o aspiranti suicidi) soldati elitrasportati, i quali scelgono di affrontare creature e marchingegni extraterrestri con mitragliatrici e bazooka. Nel frattempo, Jarrod compie un rapido "processo mentale" di accettazione del figlio in arrivo, e s'impegna per proteggere quella che considera la sua famiglia. Poco o nulla ci viene raccontato dell'ecosistema alieno; le sequenze finali lasciano capire che abbiano vinto quanto meno la loro prima battaglia contro l'umanità, devastando le principali città del mondo. Tuttavia, non è su questo dettaglio che si concentra l'attenzione dello sceneggiatore, bensì sull'incredibile sorte dei due protagonisti. A questo proposito, ritengo che una anche vaga adesione alla verosimiglianza sarebbe stata più indicata. Un'ora e mezzo che poteva essere decisamente spesa meglio; effetti speciali gradevoli, tutto il resto trascurabile.
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