Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Voto 5,5; Boyle adotta sempre il suo stile ma in questo caso non si addatta al soggetto del film. Millionaire era bruttino tutto, qua il materiale era sicuramente interessante ma lo stile Boyle rovina un po' tutto. Il regista fa di un'impresa di enorme coraggio un megaspottone colmo di effetti dirompenti, sicuramente evitabili; così tutto, dalle inquadature affiancate, al caotico traffico delle metropoli, ai ricordi vissuti, ai sogni, contribuisce ad allontanarci dalla realtà, rendendo la nostra visione meno empatica di quanto si potrebbe fare. Non a caso non racconta cosa accade a casa, ma ci mostra il suo sogno mentre ci torna, si riprende e fotografa per tutto il film ma non mostra documenti originali, ci mostra il replay della caduta ma nulla del suo dolore appena successo (per lo meno all'inizio le farà un po' male sto braccio, o no?). Si preferisce invece una diffcile soggettiva mentre beve le sue urine, un'improbabile eccitazione con un filmato da poco girato, ed un finale da soap opera sud americana. Monto bravo Franco, ma il film è un'occasione sprecata.
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