Regia di Barry Levinson vedi scheda film
Le vie per scoprirsi migliori sono lunghe e tortuose. Redford gioca a baseball per colpire un fuoricampo anche in età avanzata.
Non sempre il treno passa una sola volta nella vita, almeno secondo la visione di questo racconto in cui il non più giovane Roy Hobbs trova la retta via e l'affermazione che sembravano smarrite. La regia è brava a creare un film nel quale si uniscono simbologie care alla cinematografia drammatica ad un evoluzione della trama dinamica e coinvolgente nella più tipica forma dei lungometraggi sportivi, con l'eroe che torna a recitare la parte che gli spetta dopo anni di oblio, in un crescendo emozionale che conduce ad un finale esplosivo (anche visivamente). Levinson sceglie bene gli attori, le ambientazioni ed anche l'impostazione ritmica della pellicola, benché pecchi nell'eccessiva impostazione patinata della confezione, perdendo parte del potenziale espressivo drammatico di un film che avrebbe potuto risultare più "vero". Fuoricampo.
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