La recensione su Amore e odio a New York

di emmepi8

8 stelle

Un film intimo ed interiore, sul problema dell'alcolismo, certo l'argomento non è una cosa originale ed il cinema è pieno di capolavori o meno, su questo tema, qui si tenta di farlo in maniera meno spiegata e più messa in mostra con le immagini o le situazioni. Gli attori sono cosa importante e LaPaglia dà una tonalità fra l'ironico ed il drammatico che ci avvince in maniera forte e crescente, con il proseguire del dramma. Si parte da una atmosfera quasi effimera e leggera, per poi approdare nei meandri e nei problemi che hanno portato ad una scelta di vita, mai casuale. Il film ha dalla sua proprio questo, un inizio di storia quasi qualsiasi, che lentamente, e giustamente, ci fa entrare nell'anima spinosa del protagonista. L'alcolismo non è mai una cosa causale, qualsiasi stupidaggine si possa dire in merito, ha sempre le sue radici profonde che scavano nell'anima umana e che con questo fattore si cerca di superare. La riflessione sulla malattia ci induce a riflettere che è difficile correggere una strada intrapresa così in maniera costante e quotidiana, e non bastano gli affetti, anche nuovi e fondati per poterla superare, la vita vera arriva sempre troppo tardi, ma l'importante è viverla, per quello che ci rimane, in maniera intensa e vera, per poter lasciare i germi giusti di un esistenza al novanta per cento butta via. Regia e sceneggiatura, di Richard Levine affrontano queste premesse e raggiungono i risultati, anche insperati, peccato che il film, almeno in Italia, sia uscito direttamente solo DVD