Regia di Leonardo di Costanzo, Bruno Oliviero vedi scheda film
Un argomento che fece scalpore qualche anno fa’, ma che oggi sarebbe accantonato e messo nel dimenticatoio, fortunatamente abbiamo questo documentario che arriva al cuore ed oltre al problema, rendendoci non solo i fatti, ma i sentimenti, i disagi non solo materiali, i sacrifici, senza elencarceli, ma solo sentiti attraverso le righe dei dialoghi dei marinai coinvolti. Si entra in un mondo assurdo e sconosciuto, una nave ucraina è abbandonata nel porto di Napoli con dentro i suoi marinai, per il fallimento della società che la gestiva; gli uomini sono abbandonati a sé stessi con tutti i disagi naturali che vengono fuori, comprese le malattie e le morti che il destino frapporrà davanti. In questo film noi assistiamo agli ultimi tempi di questa avventura, quando gli uomini morti sono due, i disagi sono forti, dato che a loro non sarebbe neanche consentito scendere dalla nave per non trovarsi con il titolo di clandestini ed essere arrestati. Le estati e gli inverni si succedono, ma si arriva solo ad un giudizio di fallimento che li potrebbe risarcire, dato che il loro ultimo fine è stato quello di non abbandonare la nave proprio per questo, anche se le proposte fatte sono davvero misere, i registi riescono a prendere l’argomento dal fulcro giusto e portarlo alla nostra visibilità in maniera più che efficace.
una storia vista daòl di dentro
ottima idea ed accoppiata
ottima idea ed accoppiata
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