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La banda dei Babbi Natale

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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La recensione su La banda dei Babbi Natale

di supadany
4 stelle

VOTO : 5,5.
Dopo lo sventurato “Il cosmo sul comò” torna il trio comico italiano più popolare, tra cinema e televisione, degli ultimi vent’anni in quella che doveva essere la classica prova del riscatto.
Prova superata a pieni voti al botteghino, ma le cose vanno assai meno bene per la qualità, infatti seppur i passi in avanti rispetto alla precedente esperienza siano netti (ma non poteva che essere altrimenti), il film convince pochino.
Vigilia di Natale, Aldo (Baglio), Giovanni (Storti) e Giacomo (Poretti) vengono arrestati vestiti da babbi natale e posti sotto interrogatorio da Irene (Angela Finocchiaro) per risalire a quanto realmente accaduto.
I tre racconteranno così le loro recenti (dis)avventure sentimentali, tra Aldo che è stato cacciato da casa, Giovanni diviso tra la moglie (Lucia Ocone) e l’amante ticinese (Antonia Liskova) e Giacomo corteggiato dalla collega Elisa (Sara D’amario), ma ancora in lutto per la scomparsa della moglie.
Insomma i tre non paiono poi così pericolosi, semmai un pò pasticcioni.
Il titolo e l’assunto mi avevano ispirato parecchio, purtroppo è proprio un fuoco di paglia, perché ben presto risulta chiaro come le idee alla base del discorso fossero pochine (e il titolo altro non è che un pretesto) e soprattutto che la verve del trio comico fosse davvero appannata.
Infatti i vari racconti a ritroso non costituiscono una sceneggiatura affiatata, ma alla fine non sono altro che una serie di gags infilate una dietro l’altra per cercare la risata.
Il problema principale però rimane che il divertimento non è per nulla continuo, i momenti simpatici ci sono, ma quelli esilaranti sono quasi del tutto assenti (fatta eccezione per il monologo di Aldo per riconquistare la sua compagna verso il finale), mentre la maggior parte sono stucchevoli, ripetitivi o inutilmente cattivi (un paio di finte scene violente verso degli animali).
Così anche un cast di supporto piuttosto valido viene gettato alle ortiche, fatta eccezione per la sempre brava Angela Finocchiaro, mentre il trio protagonista pare aver perso anche un po’ di quella sana improvvisazione che ai tempi d’oro avevano in abbondanza.
Dunque rimane un film un po’ appannato, difficile capire come possa aver ottenuto così tanto successo, perchè mostra soprattutto poche idee e scarsa voglia di reinventarsi da parte del trio comico che infatti quest’anno salterà l’appuntamento (solitamente la cadenza è biennale) segno che qualcosa non va più come una volta.
Abitudinario e svogliato.

Su Paolo Genovese

VOTO : 5,5.
Un tantino impersonale, si limita al compitino e questo non basta per sbrogliare la matassa.

Su Antonia Liskova

VOTO : 5,5.
Parte secondaria che non dice granchè.

Su

VOTO : 6+.
Sua la scena migliore del film, ma anche lui è assai distante dai suoi migliori momenti, quando in ogni situazione strappava sonore risate.

Su Angela Finocchiaro

VOTO : 6,5.
L'elemento migliore di tutto il film.
Divertente anche un pò sfrontata, ruba la scena più volte al trio di protagonisti.

Su Giorgio Colangeli

VOTO : 5,5.
Abbastanza sprecato.

Su Massimo Popolizio

VOTO : 6.
Caratterizzazione non da disprezzae.

Su Giovanni

VOTO : 6.
Ruolo non proprio congeniale a lui in tutto e per tutto (difficile crederlo inseguito da due donne), divertente solo a tratti.

Su Lucia Ocone

VOTO : 6.
Sufficienza risicata.

Su

VOTO : 5,5.
Un pò ha rotto con i suoi modi corretti.

Su Mara Maionchi

VOTO : 5.
Parte quasi terrificante, presente in 2/3 scene stupidissime e che soprattutto non fanno ridere, ma anzi venire voglia di togliere il dvd.

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