Regia di Giuseppe Gaudino vedi scheda film
Mediometraggio che, per mezzo di tecnica a passo uno e montaggio frammentario, rintraccia i movimenti quotidiani e i sentimenti di una bambola, grezza nel materiale ma raffinata nei lineamenti, immersi nella nostalgia dell'amore e dell'attesa (forse) illusoria.
Il film si dipana con una narrazione illogica perché probabilmente influenzata dallo stesso andamento dei sogni e da uno stato di trance, la realtà vista da un manichino di legno: operazione interessante ma dispersiva e priva del fascino del mistero. 5 1/2
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