Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Prevedibile, di cattivo gusto da subito. Una pecoreccia accozzaglia di luoghi comuni. Vanzina a confronto di Brizzi era un illuminato.
Il cinema di Brizzi è semplice da definire: ruffianerie e ogni genere di mezzuccio per compiacere il pubblico di bocca buona. In questo "Maschi contro Femmine" non si perde un luogo comune che uno.
Si inizia tragicamente con De Luigi (che stimo molto, ma che in questo scempio può poco e annaspa anche lui) allenatore di volley femminile preso solo a guardare i sederi delle giocatrici. E si capisce subito la piega ridicola del film, che sembra sceneggiato da membri di forum pecorecci che tanto vanno di voga nel web attuale.
Troviamo allora la collezione di mutandine, l'impotenza, la chirurgia plastica, il nudismo e via dicendo in un mestolone di una tristezza unica.
Sostanzialmente, è un "Manuale d'Amore" versione pecoreccia.
E Brizzi riesce persino a far rimpiangere le peggiori vanzinate.
Insalvabile.
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