Regia di Andrea Salvadore vedi scheda film
Sembra uno spot pro Marchionne, certo bisogna essere obiettivi sul caso, ma non è facile alla luce delle questioni abbastanza contraddittorie successe in questi ultimi tempi. Il panorama stesso della città di Detroit è davvero sconsolante e quello degli immigrati abruzzesi ancora di più, il fatto stesso che gli americani, sciovinisticamente non accettino la presenza italiana, paese quasi del terzo mondo, in Usa non mi fa scattare niente di rabbia, ma solo una povera costatazione di un popolo abituato a dettare legge ed anche in una situazione disperata non accetta insegnamenti da altri. Il dubbio che sia una pura speculazione viene anche a noi, e visto il panorama presente le incertezze non mancano, insomma la santità di Marchionne è tutta verificare. La critica alla nostra produzione Fiat, l'avevo già sentita in un mio viaggio in Usa, e malgrado qualche costatazione vera, mi sembra davvero una esagerazione propagandata solo per motivi di protezionismo ( la sigla FIAT ha addirittura in Usa ha una sua specifica catalogazione di sfottò). Interessa invece la visione di una crisi di una città legata mani e piedi, da molti anni, ad un'economia basata sul mercato automobilistico: Ford, Chrysler, General Moto,dove ha governato il benessere assoluto da più di una generazione e che oggi la povertà e la svalutazione degli immobili ha ridotto al minimo storico.
Un documentario sulla città di Detroit e non solo
Al cinema non ha davvero strabiliato fino ad ora, qui ha fatto un lavoro completamente diverso
Non attore ma veramente lui.. tutto da verificare che non abbia recitato
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