Regia di Manuel Mur Oti vedi scheda film
Mi aspettavo un film di stampo melodrammatico, in realtà a pesare di più è la componente mitologica e di tragedia antica all'origine della storia. I personaggi sono mossi da violente e distruttive passioni, specie la protagonista e il suo infelice e ingenuo marito (ma anche i pescatori sono bruciati dal fuoco del desiderio per Estrella). E quando ci si dà a passioni virulente il risultato e l'autodistruzione e la morte; in questo le tragedie antiche erano molto morali e coerenti. Nessuno dei personaggi sembra comprendere come l'amore sia un sentimento che si può realizzare solo nella reciprocità. Il marito praticamente compra il corpo e il consenso di Etrella (come tenta di fare anche il bottegaio), mentre lei si consuma di desiderio per il figliastro, e si preoccupa assai poco se sia ricambiata o no, e se abbia delle speranze di realizzare il suo amore. Le basterebbe che lui le si conceda.
L'ho trovato meno forte e coinvolgente di "Cielo negro", ma comunque un buon film drammatico, tutto sommato diverso, per toni e atmosfere, dal coevo cinema italiano.
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